Tracce di materiale biologico
maschile sono state riscontrate dagli esami dei carabinieri del
Ris sugli indumenti di Maria, la bimba romena di 10 anni
violentata ed uccisa lo scorso 19 giugno nella piscina di un
resort di San Salvatore Telesino, nel Sannio. Nella prossima
settimana le parti offese saranno convocate a Roma per conoscere
su quali abitini, in particolare, è stato rinvenuto il materiale
biologico. Oggi in Procura sono giunti il sindaco, Fabio Massimo
Romano, che ha espresso al procuratore Conzo le paure della
comunità che amministra, e l'avvocato Fabrizio Gallo, legale dei
genitori di Maria. Nella vicenda restano due, al momento, le
persone indagate: Daniel, con cui la vittima è uscita in auto
per poi rientrare intorno alle 20 a casa per poi scomparire
dalle ore 20,30, e sua sorella Cristina. Secondo gli inquirenti
nelle dichiarazioni dei due ci sono contraddizioni, specie in
merito al luogo dove è stata parcheggiata l'auto di Daniel
nell'orario in cui probabilmente veniva uccisa Maria.
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