"A Caivano abbiamo dimostrato che lo
Stato, se ci mette volontà, costanza e determinazione, può
rispettare un impegno che si prende con i cittadini. In un
territorio complesso, abbandonato e dimenticato per decenni,
abbiamo detto alle persone perbene e oneste che dello Stato
potevano tornare a fidarsi e che noi saremmo stati al loro
fianco". Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente
del Consiglio Giorgia Meloni all'incontro a Palazzo Chigi sul
Piano periferie.
"Abbiamo rimesso prima di tutto al centro la sicurezza e la
legalità, banalmente perché senza sicurezza e legalità non c'è
libertà, non c'è la possibilità di portare avanti interventi di
riqualificazione, non ci sono le precondizioni per creare lavoro
e benessere. E abbiamo poi proseguito il cammino, riportando in
quel territorio la gioia delle cose semplici, quasi banali. Come
portare i bambini al parco, avere un asilo nido dove far
crescere i più piccoli e un centro dove poter far sport. Cose
semplici, ma che purtroppo erano negate. E siamo andati ancora
avanti, come dimostrano i tantissimi progetti che in questi mesi
hanno vista la luce o che sono in via di realizzazione. Dal Polo
culturale che nascerà a ridosso del "Centro Pino Daniele" al
nuovo Campus universitario, che offrirà agli studenti del
territorio la possibilità di frequentare diversi corsi di
laurea. A Caivano abbiamo dimostrato che le cose possono
cambiare".
"Noi abbiamo messo la faccia su una sfida che altri avevano
considerato troppo difficile; lo abbiamo fatto - ha sottolineato
la premier - con uno straordinario lavoro di squadra - per il
quale ringrazio ancora una volta tutti i ministri, le
amministrazioni e gli uffici che ci hanno lavorato - e giorno
dopo giorno abbiamo messo una sopra l'altro i mattoni per
ricostruire Caivano".
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