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In evidenza
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In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
Sabato 12 aprile dalle ore 10:30
alle ore 12:30, la Cavea di piazza Garibaldi a Napoli ospiterà
l'evento promosso dal Comitato provinciale dei referendum dell'8
e 9 giugno, con la partecipazione di personalità del mondo della
cultura, dello sport, dello spettacolo, istituzioni, partiti e
realtà e movimenti che sostengono la battaglia referendaria.
L'iniziativa è stata presentata questa mattina in una conferenza
stampa promossa dal Comitato. "A fronte di un governo non dà
risposte - ha affermato il segretario generale della Cgil Napoli
e Campania, Nicola Ricci - pensiamo che la democrazia diretta
che va espressa nel voto referendario, senza intermediazioni,
possano contribuire a cambiare leggi come quelle del lavoro e
della cittadinanza, pilastri fondamentali del nostro Paese. Il
governo non vuole affrontare i temi del precariato, non vuole
affrontare seriamente il tema delle morti sul lavoro, non vuole
garantire cittadinanza a chi è alla seconda o terza generazione
e ricopre giustamente, come accade in Campania, anche ruoli
importanti". "Sabato 12 aprile - ha aggiunto Ricci - Napoli sarà
una delle centinaia città italiane dalle quali partirà un forte
invito alla partecipazione al voto nelle giornate dell'8 e del 9
giugno 2025".
"La grande mobilitazione che ha spinto la raccolta firme verso
l'obiettivo del 'quorum' per la presentazione dei quesiti
referendari - si legge nell'appello sottoscritto da associazioni
e movimenti - deve proseguire con ancora più slancio e
partecipazione, puntando al coinvolgimento di tutte le forze
politiche, associative e sindacali che credono in questa
battaglia di civiltà e di democrazia a difesa di lavoratorə,
cittadinə e studentə, per un Paese che sia davvero moderno ed
europeo, dove la vita di ciascuno non è un prezzo da sacrificare
aggirando norme e regole a beneficio del profitto di pochi; dove
chi è nato in Italia, anche se da genitori stranieri, che ha
studiato nelle nostre scuole, parla la nostra lingua, respira la
nostra cultura, studia la nostra storia, paga le tasse nel
nostro Paese ed è italiano a tutti gli effetti, non può subire
la discriminazione di un iter burocratico lungo e farraginoso
per ottenere la cittadinanza che consentirebbe di acquisire gli
stessi diritti di chiunque altro cittadino italiano, a
cominciare dal diritto ad avere un lavoro con un contratto e un
salario regolare. Questi referendum sono un'occasione unica, e
forse irripetibile, per poter innalzare il livello di civiltà
del nostro Paese lanciando un segnale forte a chi, invece, vuole
far ritornare l'Italia ai tempi bui della Storia. Il voto come
rivolta sociale contro chi vorrebbe ridurre i cittadini a
sudditi, limitando gli spazi di democrazia diretta e la libertà
ad esprimersi su temi che li riguardano".
Finora hanno aderito e sottoscritto l'appello, CGIL Napoli e
Campania, FNSI, SUGC Sindacato Unitario Giornalisti della
Campania, ANPI Comitato Provinciale di Napoli, Partito
Democratico Napoli, Sinistra Italiana Napoli, Rifondazione
Comunista Napoli, Possibile Napoli, Udu Napoli, Libera
Campania, Sunia, Federconsumatori Campania, Auser Campania,
Democratici per l'Alternativa, Coordinamento Periferie Unite,
Coordinamento territoriale di Scampia, Arci, Rigenera Campania,
Infiniti Mondi, Nurige, Coordinamento per la Democrazia
Costituzionale Napoli, Cooperativa sociale Dedalus, Forum
Disuguaglianze e Diversità, Sant'Arpino Città in Comune,
Iocisto, Massimo Villone, Raffaella Capuozzolo, Roberto
Iavarone, Salvatore Vozza, Elisabetta Gambardella, Antonio
Giordano, Mario Coppeto, Salvatore Parisi, Michele Vanacore,
Guglielmo Allodi, Marco Esposito, 34 Testa al Sud, Mai più
amianto.
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
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