Non un rito, non una retorica annuale ma un invito resiliente all'Orgoglio Antifascista. Si chiama così la campagna nazionale realizzata per Arci dal progetto collettivo di arte pubblica femminista e indipendente che in questi giorni tocca oltre 40 città italiane dai grandi centri urbani alle province. Foto d'epoca per celebrare il 25 aprile 1945 e gli 80 anni di liberazioni e non solo dalla Liberazione, perchè dicono le artiste "l'antifascismo non è una bandiera da riporre nel cassetto del passato, ma una pratica politica viva." Ecco così i poster con la staffetta partigiana, con le femministe degli anni '70, con gli operai in sciopero e tanto altro.
È un invito a portare l'antifascismo nelle strade, nella vita quotidiana, nei gesti collettivi, in un momento in cui le celebrazioni del 25 aprile "rischiano di ridursi a rituali retorici", Arci e Cheap scelgono di ribadire con forza che "l'antifascismo è una postura politica attuale, che si rinnova nella partecipazione, nelle lotte, nella memoria viva".
Le immagini dei manifesti affissi in tutta Italia attraversano 80 anni di mobilitazioni e resistenze: fotografie d'archivio che partono dagli anni della Resistenza fino alle manifestazioni contro il razzismo e la guerra, e alle civili e ai civili sulle barche di soccorso nel Mediterraneo.
Le foto che compongono i poster della campagna sono state scelte con cura da CheaP e Arci, concesse da fotografi e archivi che hanno documentato l'Italia delle lotte: Agnese De Donato, Luciano Nadalini, Fototeca Gilardi, Fondo Anpi, Dino Fracchia, Uliano Lucas, Margherita Caprilli, Michele Lapini, Mediterranea.
La campagna prende il via a metà aprile e prosegue fino ai primi giorni di maggio, coinvolgendo decine di città tra cui Trento, Palermo, Torino, Lecce, Ferrara, Cuneo, Genova, Ravenna, Bologna, Bergamo, Pescara, Benevento - e molte altre. Un'azione comunicativa che ha l'obiettivo di portare l'Orgoglio Antifascista negli spazi pubblici di tutto il paese.
CheaP , con sede a Bologna, è un progetto artistico e politico , un collettivo, un’associazione di promozione sociale. È un’indagine visiva e politica nello spazio pubblico. Da oltre dieci anni, la carta è lo strumento, il poster il formato, lo spazio urbano il campo di azione. Al centro dell’azione comunicativa c’è la pratica dell’affissione come atto collettivo: i manifesti invadono le città per creare nuove immagini, nuove narrazioni urbane. La campagna di comunicazione vive nel dialogo tra strada e rete. "Una campagna che - dicono - è anche un invito a prendere parola, ad abitare lo spazio pubblico con consapevolezza e memoria, a difendere la radice viva di un’idea di libertà che non si è mai spenta. Un’azione corale, partecipata, trans-territoriale, che porta nel vivo dello spazio pubblico un messaggio chiaro: l’antifascismo è ancora qui, ovunque. E non ha intenzione di arretrare".
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