Un documentario e una cena
particolare con 'gustatio', 'promulsis', 'prima mensa', 'secunda
mensa' e dessert. Sono questi gli ingredienti della
serata-evento in programma venerdì 14 marzo (ore 20.30)
nell'archeo-ristorante 'Caupona' di Pompei (Napoli) dedicata a
Plinio il Vecchio e a Pomponiano. La serata sarà all'insegna
della storia, della cultura e della gastronomia e si intitola
"Alla scoperta di Plinio il Vecchio". Due grandi amici,
personaggi di primo piano delle istituzioni e protagonisti della
vita politica, militare e culturale dell'Impero Romano: il
naturalista, prefetto comandante della Prima Flotta Imperiale,
Plinio il Vecchio, e il senatore Pomponiano trovarono entrambi
la morte in quella che viene ricordata come la prima operazione
di protezione civile della storia, durante la drammatica
eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Plinio, infatti, al comando
della flotta di stanza a Miseno (Bacoli), ricevuta la richiesta
di aiuto da una matrona sua amica, capì che come lei moltissimi
altri abitanti tra Ercolano e Pompei, privi di scampo, si erano
riversati sulle spiagge: per questo ordinò l'uscita delle
quadriremi, su una delle quali, forse la nave Fortuna, salì
anche lui. Mentre la sua squadra si dedicava all'opera di
salvataggio, Plinio si diresse con la sua nave verso la villa di
Pomponiano a Stabia.
La serata, dunque, si aprirà con la proiezione del
documentario "79 d.C. L'ultimo comando di Plinio. Da Miseno
rotta su Pompei" realizzato da Media City con il patrocinio dei
Comuni di Bacoli e Pompei, della Regione Campania e
dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli". Il
documentario è stato tratto dal volume "79 d.C. rotta su Pompei"
di Flavio Russo, storico militare dello Stato Maggiore
dell'Esercito Italiano, che durante la serata fornirà
approfondimenti sulla vita e le opere di Plinio e sulla sua
amicizia con Pomponiano.
Non solo cultura, ma anche buon cibo. La serata, infatti,
sarà anche l'occasione, per l'archeo-ristorante "Caupona", di
presentare il menù di Pomponiano, dedicato proprio al senatore
dell'Impero Romano e ispirato alla cucina dell'antica Pompei. La
gustatio (entrée) prevede una focaccia con formaggio di capra,
miele e lampascioni. Il promulsis (odierno antipasto) consiste
in pollo selvatico ripieno di funghi porcini, pancetta, spezie
orientali e asparagi saltati con cannella, noci tostate e
datteri. La prima mensa è una zuppa di orzo, farro, cavolfiore,
zafferano, erbe aromatiche e panis croccante. Per secunda mensa,
viene servito capocollo di maiale brasato al Falerno con pepe,
cumino, coriandolo, alloro, rosmarino e stufato di cicoria allo
zenzero. Infine, il dessert è una ricotta di pecora dolcificata
con miele, carruba e fichi. Le portate inserite nel menù
dedicato al senatore stabiese sono state ricostruite grazie al
lavoro dello studioso Francesco Di Martino, patron
dell'archeo-ristorante Caupona, con la collaborazione di
archeologi e storici. La preparazione dei piatti, invece, è
stata affidata agli executive chef Aldo Nappo, Nicola Cesarano,
Emilio Cortiglia che hanno combinato competenze storiche e
culinarie.
Sorto nel 2016, "Caupona", sottolineano i promotori
dell'incontro, "è il primo ristorante archeo-esperienziale
ispirato alla città distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C., dove
mangiare diventa un'immersione negli usi e nei costumi della
Pompei antica". Cibi e bevande, ispirati alle ricette di autori
del passato, sono serviti in piatti e coppe di terracotta da
personale in abiti d'epoca. Anche gli ospiti possono indossare
gli abiti romani (imbustati e sanificati). L'ambiente di Caupona
riproduce le caratteristiche di una locanda e di una casa di
epoca romana. Il giardino si rifà a quello di una domus con una
fontana zampillante circondata da cipressi, viti, rosmarino,
aranci e limoni. I dipinti murali e gli affreschi sono stati
riprodotti a mano come usavano fare anche i "copisti"
dell'antica Pompei.
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