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Agrigento Capitale, una mostra sui tesori dei Chiaromonte

Agrigento Capitale, una mostra sui tesori dei Chiaromonte

L'esposizione nel Monastero Santo Spirito e chiesa San Lorenzo

PALERMO, 28 marzo 2025, 17:09

Redazione ANSA

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Riscoprire la storia di una delle famiglie aristocratiche più importanti della Sicilia attraverso una mostra che ne racconti la genesi e le vicissitudini e, con loro, la storia dell'Isola e della città che è oggi Capitale della Cultura 2025. E' la mostra "Agrigento e i Chiaromonte, tra potere, magnificenza e devozione" inaugurata questa mattina nei locali del Monastero di Santo Spirito che potrà essere visitata fino al prossimo 30 giugno. L'iniziativa, fortemente voluta dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, rientra tra le iniziative collegate ad Agrigento Capitale della Cultura 2025, ed è attuata dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi in collaborazione con l'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici dell'Arcidiocesi agrigentina.
    La mostra, curata dall'archeologa del Parco archeologico Maria Serena Rizzo, valorizzerà tra le altre cose la stretta collaborazione dei Chiaromonte col vescovo e il capitolo della Cattedrale, che si espresse anche con la fondazione e dotazione di chiese, ospedali o monasteri, favorì il radicamento della famiglia nella città e nel territorio.
    Due le sedi in cui la mostra si articolerà, nel cuore del centro storico di Agrigento. Nel Monastero di Santo Spirito è illustrata l'attività della famiglia nel campo dell'urbanistica e dell'edilizia civile e religiosa, privata e pubblica. nonché l'impulso dato alla all'attività di artisti di cui si possono riconoscere le connessioni con una più ampia cultura mediterranea. Un'ampia sezione è dedicata allo stesso Monastero, fondato da Markisia Prefolio alla fine del '200, che rappresenta una delle prime testimonianze di realizzazioni architettoniche promosse dai Chiaromonte. Alla storia del Monastero sono legate le pergamene, alcune delle quali inedite, esposte in questa sezione. Gli affreschi della "camera della badessa" e la pregevole tavola dipinta con la rappresentazione della Madonna del Latte, documentano la cultura artistica dell'epoca. Il fasto della società cortese ci viene ricordato dal raro cofanetto nuziale in pastiglia, in mostra per la prima volta, proveniente dalla Cattedrale, preservato nel tempo per il suo riuso in ambito religioso.
    Espressione della koiné chiaromontana ad Agrigento sono i brani di affreschi trecenteschi della Cattedrale e della cappella di san Bartolomeo che saranno esposti nel Monastero di Santo Spirito cosi come il celebre affresco della Madonna del latte, proveniente dal Museo Civico di Agrigento e legato alla storia del Monastero. L'archeologia, grazie ai materiali provenienti dallo scavo dello Steri di Palermo, consentirà ai visitatori inoltre di conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana nei palazzi dei Chiaromonte. Nella chiesa di San Lorenzo, oggi Polo espositivo del Museo Diocesano, saranno esposti i documenti provenienti dal Tabulario della Cattedrale che raccontano alcuni momenti significativi della storia dei Chiaromonte. In mostra l'inedita matrice di sigillo con lo stemma araldico dei Chiaramonte e l'evangelistario proveniente dallo Steri grande, espressione del forte legame dei Chiaromonte con la Chiesa agrigentina. Gli affreschi della Madonna dell'Itria e della Madonna di Bonamorone ci raccontano la memoria perduta di due importanti chiese fuori le mura della città.
   

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