Il gup di Bologna Maurizio Panza ha rinviato a giudizio 20 persone (di cui una giuridica) coinvolte nell'inchiesta 'Farma-market', coordinata dal pm Enrico Cieri, che aveva chiesto il giudizio per 22 tra farmacisti, medici e collaboratori di un'impresa farmaceutica, che avrebbero truffato il Servizio Sanitario Nazionale mediante la prescrizione fittizia di costosissimi farmaci salvavita a pazienti ignari e, in alcuni casi, addirittura, deceduti.
Stralciata la posizione di Alessandro Isidori, per prescrizione, mentre la società Italfarmaco ha patteggiato 20mila euro di multa e ha risarcito le parti civili con 300mila euro. I fatti risalgono al periodo dal 2004 al 2009, quando l'inchiesta divenne pubblica e contava circa cinquanta indagati.
Nel 2009 erano inoltre state emesse anche sei misure cautelari per altrettanti indagati, e 10 misure interdittive per altrettanti medici.
Secondo quanto avevano accertato le indagini, i medici emettevano le ricette senza effettiva necessità terapeutica, i farmaci venivano 'acquistati' dall'informatore scientifico della ditta coinvolta (Italfarmaco) e poi 'smaltiti' in vari modi grazie ad una sua collaboratrice. Ai medici compiacenti arrivavano regalie.
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