L'avvocato Barbara Spinelli, difensore di due sorelle romene che ieri a Bologna sono state assolte dal reato di rifiuto a fornire le proprie generalità, lancia un appello perché chi ha assistito all'episodio che vide coinvolte le due, su un autobus Tper il 10 febbraio 2014, la contatti.
"Mi rivolgo a tutte le persone che hanno visto. Per favore aiutateci a fare giustizia a far sì che nessun'altra persona debba subire quello che abbiamo subito noi perchè è ingiusto e doloroso", dice una delle due romene, Sorina, in un video, diffuso dall'avvocato Cathy La Torre, in cui si racconta la vicenda di "due sorelle che hanno subito una discriminazione". La donna riferisce che nel 2014 si trovava con la sorella a Bologna per un esame oncologico all'ospedale Sant'Orsola.
Uscite, salirono su un bus e subito un controllore sarebbe venuto verso di loro chiedendo i biglietti. "Me li strappò di mano e mi chiese i documenti e quando io gli domandai il perché mi rispose che era per farmi la multa, anche se io avevo i biglietti. Chiamarono la polizia e ci spinsero giù dall'autobus". Le due furono denunciate e il processo si è concluso ieri con l'assoluzione "Trovo che sia fondamentale per combattere la discriminazione una collaborazione maggiore da parte di Tper - dice l'avvocato Spinelli - e anche da parte di Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, ndr) per avviare una campagna di formazione e educazione civica".
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