Anche se da ormai troppi
anni il suo nome è conosciuto solo fra gli addetti ai lavori, il
compositore torinese Alberto Franchetti (1860 - 1942) godette
della stima e della fiducia di Giuseppe Verdi e alcune sue opere
furono dirette nientemeno che da Arturo Toscanini e da Gustav
Mahler. Per ricordare, ma siprattutto riscoprire, questo
straordinario e pressocché sconosciuto personaggio (conobbe un
periodo di grande notorietà anche per la sua passione per
l'automobilismo e fu tra i fondatori dell'Automobile club di
Milano), l'Associazione per il musicista Alberto Franchetti di
Reggio Emilia (il maestro è stato reggiano di adozione) ha
deciso di realizzare la prima rappresentazione assoluta
dell'opera comica, finora inedita, "Don Bonaparte"del 1940.
Prevista per il 26 novembre prossimo al Teatro Valli di
Reggio Emilia, problemi tecnici ne hanno consigliato il rinvio
al prossimo anno; i protagonisti del progetto hanno deciso
comunque di organizzare un percorso di avvicinamento all'opera e
al suo autore con una serie di appuntamenti. Nel primo incontro,
il 15 novembre alle 18 nella Sala degli Specchi del Teatro
Valli, il musicologo Piero Mioli, il direttore d'orchestra
Alberto Martelli e la regista Giulia Bonghi parleranno di
Franchetti e della sua opera in generale. Al termine, il soprano
Angela Nisi e il baritono Maurizio Leoni, accompagnanti al
pianoforte da Francesco Melani, eseguiremo alcuni brani tratti
dal "Don Bonaparte". Nello stesso luogo, ma il 25 novembre alle
18, ci sarà, invece, la proiezione del film "Don Bonaparte"
contenente la versione in prosa della commedia interpretata da
Ermete Zacconi e approfondimenti sulla figura di Giovacchino
Forzano (l'autore del libretto). Infine, nello stesso periodo,
alla Biblioteca Panizzi si potrà visitare la mostra "Alfredo
Franchetti e l'ultima opera Don Bonaparte. 1939-1941". "Don
Bonaparte è un'opera in larga parte corale - spiega Alberto
Martelli - che riserva al coro un ruolo davvero importante. I
terzetti e i quartetti, infatti, sono più frequenti delle pagine
solistiche. Anche se il protagonista ha un monologo
considerevole, un'aria davvero bella."
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