Oltre 800 persone ieri sera hanno
assiepato la Basilica di Santa Maria dei Servi a Bologna per
l'omaggio alle vittime sul lavoro reso attraverso l'esecuzione
della monumentale Messa da Requiem che Giuseppe Verdi compose in
memoria di Alessandro Manzoni: un evento preceduto da un minuto
di silenzio e salutato da una lunghissima ovazione, dopo un'ora
e mezza di ascolto in religioso silenzio, complici la sacralità
del luogo e l'approssimarsi della Pasqua.
Una serata musicale di straordinaria bellezza, certo, ma di
profonda commozione soprattutto perché programmata a un anno
esatto dalla strage alla centrale di Bargi, sul lago di Suviana
nel bolognese, in cui persero la vita sette lavoratori, - come
ha ricordato l'assessore alla cultura del Comune di Bologna,
Daniele del Pozzo, presente in fascia tricolore - e il giorno
dopo l'incidente in tangenziale nel quale un camion ha investito
un operaio impegnato nella manutenzione uccidendolo.
Dal punto di vista musicale si è trattato di uno degli eventi
più prestigiosi della storica Cappella Musicale di Santa Maria
dei Servi, che da oltre un secolo anima la vita culturale
cittadina, anche grazie alla presenza di un quartetto di solisti
che alle voci femminili straordinariamente belle e ispirate
delle giovanissime Marija Jelic (soprano) e Aoxue Zhu
(mezzosoprano), affiancava quelle maschili di due artisti tra i
più affermati della scena internazionale, il tenore Fabio
Armiliato e il basso Michele Pertusi che, incredibile, si sono
trovati a cantare assieme per la prima volta in questa occasione
in quarant'anni di carriera.
Particolamente pregnante è stata poi la bacchetta di Lorenzo
Bizzarri, direttore e animatore dal 2002 dei complessi artistici
della Basilica di Strada Maggiore ieri sera più che mai
coinvolti in due formazioni partolarmente corpose, circa
cinquanta orchestrali e oltre 120 coristi, grazie all'aggiunta
della Corale Quadriclavio.
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