La Fondazione Luchetta Ota
D'Angelo Hrovatin ha annunciato il nuovo presidente di giuria,
il giornalista Marco Damilano, e contestualmente ha pubblicato
il bando del 22/o premio giornalistico dedicato alla memoria dei
4 professionisti triestini.
Per Damilano, che subentra a Riccardo Iacona, oggi è il
"momento in cui i giornalisti sono letteralmente nel mirino,
testimoni scomodi di guerre e di crimini contro l'umanità,
testimoni da cancellare, eliminare. Il giornalismo di inchiesta
è offeso e ferito ogni giorno anche nel nostro Paese. Allo
stesso modo - ha aggiunto - spariscono i piccoli, i fragili, i
marginali".
Daniela Schifani Corfini Luchetta, presidente della
Fondazione sottolinea che "sono più di 30 anni che la Fondazione
tiene alto con il suo lavoro il ricordo di Marco, Saša, Dario,
Miran".
"La guerra ci riguarda sempre, anche quando è apparentemente
lontana — dice Fabiana Martini, Segretaria di giuria — e dare un
nome e un volto alle vittime è importante: del Mediterraneo come
a quelle della mafia, ai morti sul lavoro come a quelli che
cercano la verità a mano disarmata".
C'è tempo fino al 25 giugno 2025 per candidare al premio le
proprie opere pubblicate tra 21 maggio 2024 e 21 giugno 2025 su
testata giornalistica, cartacea, televisiva o web.
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