/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Torre Piloti: al via il processo

Torre Piloti

Torre Piloti: al via il processo

E' stato aggiornato al 25 marzo

19 febbraio 2016, 20:16

Redazione ANSA

ANSACheck

E' cominciato il processo per il crollo della Torre Piloti del porto di Genova, abbattuta dal cargo Jolly Nero in manovra, causando nove morti. L'incidente avvenne il 7 maggio 2013. Gli imputati sono il comandante della nave Roberto Paoloni, il pilota Antonio Anfossi, il primo ufficiale Lorenzo Repetto, il direttore di macchina Franco Giammoro, il comandante d'armamento della società Messina (proprietario del cargo) Giampaolo Olmetti, unico presente in aula. Le accuse sono omicidio colposo plurimo, attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo di costruzioni. Tra gli imputati anche Cristina Vaccaro, terzo ufficiale, accusata solo di falso per aver controfirmato alcuni documenti in cui si sosteneva che tutti gli apparati erano in regola e invece è stato dimostrato che non era così. La società Ignazio Messina è imputata solo per responsabilità amministrativa ed è citata come responsabile civile. Il processo è stato aggiornato al 25 marzo.

In aula alcuni familiari delle vittime. Tra questi Adele Tusa, con la figlia Silvana, madre di Giuseppe. "Mio figlio non è in vendita, non mi interessa il risarcimento, la vita di un uomo non va toccata lo dice anche la Costituzione. Mi hanno ammazzato un figlio che pensavo fosse in una botte di ferro e invece me lo hanno restituito in una bara di legno". Con lei Antonio Morella, papà di Davide: "Cerchiamo giustizia, che sia rapida, giusta e trasparente. Mio figlio gestiva la sicurezza del porto di Genova ed è morto vittima innocente". Tra i familiari delle vittime anche uno dei quattro superstiti, Gabriele Russo, sottocapo della capitaneria di porto: "Ho sentito tremare la torre come fosse un terremoto, il pavimento - racconta - mi è crollato sotto i piedi, ho visto il buio e mi sono trovato in mare ed ho pensato di morire da sotto i piedi, era tutto buio sono finito in mare e ho pensato di morire. Spero sia fatta giustizia per le vittime".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza