"Spero che nessun politico e nessun giudice si facciano impietosire da questa mossa, lo conosciamo ormai, fa queste mosse per impietosire, negli anni è riuscito ad ingannare Lula e tanti altri".
Lo ha spiegato all'ANSA Maurizio Campagna, fratello di Andrea Campagna, l'agente ucciso da Cesare Battisti il 19 aprile 1979 a Milano, a proposito della decisione dell'ex terrorista dei Pac di iniziare lo sciopero della fame per protestare contro la sua situazione carceraria, da lui ritenuta troppo dura.
"Se qualche politico si farà ingannare - ha aggiunto Campagna
- farò io lo sciopero della fame". Battisti "ci ha preso in giro
fin troppo, non va preso sul serio - ha detto ancora - se viene
tenuto in isolamento, un buon motivo ci sarà".
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