"Speriamo che sia la volta buona".
È quello che si augura Marina Boer, presidente dell'Associazione
mamme antifasciste del centro sociale Leoncavallo che ha
presentato la manifestazione di interesse per un immobile del
Comune, che potrebbe diventare la nuova sede del centro sociale
da anni sotto minaccia di sfratto nello spazio che ha occupato
in via Wattau a Milano .
"Questo passo è stato importante, per dare un segnale anche
della nostra disponibilità a risolvere questa situazione - ha
detto a margine della commemorazione di Fausto e Iaio i giovani
militanti del centro sociale uccisi nel 1978 -. Ci sono dei
problemi oggettivi su queste aree ma speriamo di riuscire ad
avere una trattativa costruttiva e speriamo anche che fra il
Comune e la prefettura si riesca a risolvere questa situazione".
"Noi ripetiamo da anni che sempre più in una città come
Milano che fa delle scelte di un certo tipo il riconoscere
l'importanza di un posto come il Leoncavallo che ha avuto una
funzione culturale e politica, è importante - ha spiegato -
altrimenti questa esperienza non sarebbe durata".
Domani ci sarà comunque il presidio anti sfratto fuori da via
Watteau "perché ci sarà per l'ennesima volta l'ufficiale
giudiziario". "Ma ribadiamo oggi l'importanza di quello che è
stato costruito in 50 anni di storia nel rapporto con la città -
ha concluso -. Non abbiamo mai avuto un atteggiamento di
chiusura, il nostro essere nella città è sempre stata una
proposta di progettualità per costruire una città diversa".
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