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Memoria antifascista, no a 'via Ramelli', è una provocazione

Memoria antifascista, no a 'via Ramelli', è una provocazione

Respinta pure la proposta di ricordare le vittime del terrorismo

MILANO, 30 aprile 2025, 12:49

Redazione ANSA

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La richiesta di Fratelli d'Italia al sindaco di Milano Giuseppe Sala di dedicare una via della città a Sergio Ramelli "è una provocazione. Ramelli era un estremista di destra iscritto al Fronte della Gioventù, esattamente come tanti altri giovani uccisi dai fascisti negli anni settanta che militavano nelle organizzazioni di sinistra".
    Lo spiega il coordinamento di associazioni Memoria Antifascita, sulla possibilità di dedicare una via al giovane del Fronte della gioventù ucciso 50 anni fa da un commando di Avanguardia operaia.
    Memoria antifascista rimarca come "in quegli anni era in corso uno scontro politico voluto dalla destra fascista, iniziata con la strage di Piazza Fontana e il prezzo più alto lo hanno pagato le vittime civili e i tanti giovani che difendevano le loro idee".
    Le associazioni bocciano anche la proposta del sindaco Sala di una via intitolata ai giovani morti a causa del terrorismo. "Ci sono già tante targhe che ricordano le vittime del terrorismo", inoltre "Ramelli non è una vittima del terrorismo così come non lo sono Varalli, Brasili, Amoroso, Fausto e Iaio, ben 5 compagni uccisi dai neofascisti".
    "Siamo stanchi della strumentalizzazione della destra che equipara la vicenda di Ramelli con Fausto e Iaio, una facile strumentalizzazione per i due giovani del Leoncavallo e ancora oggi non ci sono colpevoli - conclude -, mentre la destra sorvola sui tanti compagni uccisi dai militanti del Fronte della Gioventù, di cui La Russa in quegli anni ne era un dirigente".
   
   

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