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Gip,'Pellicanò può far male alle figlie'

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Gip,'Pellicanò può far male alle figlie'

"Quella mattina ero in uno stato di euforia ebete" ha detto

MILANO, 05 luglio 2016, 19:26

Redazione ANSA

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Giuseppe Pellicanò, il pubblicitario in carcere con l'accusa di strage per l'esplosione della palazzina di via Brioschi a Milano, nella quale il 12 giugno scorso sono morti l'ex compagna Micaela Masella e i giovani fidanzati marchigiani Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, potrebbe "ancora" indirizzare "la sua rabbia" verso le due "figlie" di 7 e 11 anni, ricoverate per gravi ustioni e "già vittime della cieca violenza del padre". Lo sottolinea il gip Giusy Barbara nell'ordinanza di custodia cautelare emessa ieri a suo carico.
    Il giudice evidenzia un pericolo "quanto mai concreto ed attuale" di reiterazione del reato parlando anche degli "inquietanti episodi vandalici" di cui il nuovo compagno della donna era rimasto "vittima" prima della strage. Nell'ordinanza viene riportato il verbale di interrogatorio. Pellicanò ha ricordato davanti al gip di essersi svegliato quella mattina "in uno stato che definirei di euforia ebete" per gli psicofarmaci e di aver "svitato" il tubo del gas della cucina.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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