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In collaborazione con Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
È stato presentato questa mattina
presso l'aula magna del rettorato dell'Università di Urbino
(Uniurb) il progetto "Scuola di Platea @Uniurb 2025", una nuova
iniziativa di formazione culturale destinata agli studenti
universitari che mira a sensibilizzare i giovani sulla cultura
teatrale, sviluppando una maggiore consapevolezza e senso
critico nei confronti delle arti performative. Il progetto
prevede cinque appuntamenti, con il primo incontro previsto per
oggi, 12 marzo, alle 14:00, nell'aula cinema del Polo
Scientifico-Didattico Volponi.
Durante questi eventi, gli studenti avranno l'opportunità di
confrontarsi direttamente con le compagnie teatrali e i loro
protagonisti, partecipando a sessioni di formazione teorica e
pratica. L'iniziativa, vede in campo con l'Uniurb anche scuola
di scienze della comunicazione, Amat (Associazione marchigiana
attività teatrali) e il comune di Urbino.
Il ciclo di eventi comprende, tra gli altri, la visione dello
spettacolo "Danse Macabre!" di Jacopo Jenna, che si terrà il 18
marzo al Teatro Sanzio, seguito da un incontro con il coreografo
il 19 marzo. Il programma si concluderà il 1 aprile con un
incontro con Silvia Calderoni, protagonista dello spettacolo
"MDLSX". "Grazie a questa collaborazione, l'Università di Urbino
arricchisce la sua offerta formativa, contribuendo allo sviluppo
del pensiero critico e delle competenze artistiche dei suoi
studenti" ha dichiarato il rettore Giorgio Calcagnini.
L'assessore alla cultura del comune di Urbino, Lara Ottaviani,
ha sottolineato l'importanza del progetto nel "colmare la
distanza tra il pubblico e il mondo del teatro" permettendo ai
giovani di "comprendere meglio i processi creativi e produttivi
legati alla scena". "Scuola di Platea è un'opportunità unica per
gli studenti di avvicinarsi al teatro in maniera profonda e
consapevole", ha aggiunto infine la professoressa Laura Gemini,
presidente della scuola di scienze della comunicazione,
evidenziando il valore formativo dell'iniziativa, anche alla
luce della lunga collaborazione con Amat.
In collaborazione con Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
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