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Cacace liberato, "in Libia non torno"

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TECNICO rapito e' a casa

Cacace liberato, "in Libia non torno"

Tecnico rapito ha riabbracciato la sua famiglia a casa

BORGO SAN DALMAZZO (CUNEO), 06 novembre 2016, 14:14

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Se torno in Libia le mie figlie mi sparano, non possono tornare". Bruno Cacace, il tecnico italiano rapito in Libia e liberato venerdì dopo un mese e pezzo di prigionia, parla nel cortile di casa a Borgo San Dalmazzo. Con lui c'è la figlia Stefania e la mamma, Maria Margherita Forneris. In serata è previsto l'arrivo dell'altra figlia, Lorenza, che vive a Parigi. "Io piango poco, ma le mie figlie hanno pianto molto", racconta il tecnico italiano, che dice di "star bene e di avere dormito questa notte".
   

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