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CRV - ‘Vicenza- Sarajevo per una Cultura di Pace’

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CRV - ‘Vicenza- Sarajevo per una Cultura di Pace’

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Il capoluogo berico ospiterà dall’8 al 10 maggio tre giorni di eventi per ricordare e costruire il dialogo

15 aprile 2025, 14:13

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

‘Vicenza- Sarajevo per una Cultura di Pace’: il capoluogo berico ospiterà dall’8 al 10 maggio tre giorni di eventi per ricordare e costruire il dialogo

(Arv) Venezia 15 apr. 2025 - È stato presentato oggi a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il progetto culturale ‘Vicenza- Sarajevo per una Cultura di Pace’, che celebra il 30° anniversario degli accordi di Dayton, con un interessante programma di eventi, tra convegni, presentazioni, mostre fotografiche, spettacoli teatrali e momenti di riflessione, in calendario nel capoluogo berico dall’8 al 10 maggio. Obiettivo del progetto è sensibilizzare il pubblico sulla cultura della pace e del dialogo, coinvolgendo scuole, associazioni e realtà territoriali, attraverso attività artistiche e dibattiti. In tale ottica, è già avvenuta la creazione di una sezione dedicata alla Bosnia-Erzegovina presso la Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, con materiali bibliografici, audiovisivi e documenti sulla guerra civile del 1992-1996 e sulla cultura bosniaca. L'iniziativa è promossa dall'associazione ‘Insieme per Sarajevo’, in collaborazione con ‘La Piccionaia’ - Centro di Produzione Teatrale di Vicenza, con il patrocinio del Consiglio Regionale del Veneto e del Comune di Vicenza, con il supporto della Biblioteca Civica Bertoliana. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha portato i saluti istituzionali sottolineando che “l’iniziativa ‘Trent'anni dagli Accordi di Pace di Dayton in Bosnia Erzegovina: Progetto Vicenza- Sarajevo per una Cultura di Pace’ rappresenta un evento di alto valore culturale che, nell’anniversario di quegli storici accordi, siglati nella lontana base americana di Wright-Patterson, in Ohio, ci invita a riflettere su ciò che la pace realmente rappresenta: non soltanto la fine di un conflitto, ma soprattutto l'inizio di un lungo e complesso cammino verso la riconciliazione e la comprensione reciproca tra popoli”. Nina Zanotelli, vicepresidente de ‘La Piccionaia’, ha spiegato che “il progetto ‘Vicenza- Sarajevo per una Cultura di Pace’ è stato costruito attraverso una progettazione condivisa, a partire dalla proposta dell'associazione ‘Vicenza per Sarajevo’, che è stata accolta al volo da ‘La Piccionaia’ anche per un motivo storico: nel 1996, proprio da Vicenza partì la tournée di uno spettacolo con venti attori di tutti i Paesi del Mediterraneo, diretto da Marco Baliani, che concluse la sua tournée al Teatro dell'Opera di Sarajevo durante il periodo di tutela da parte delle forze italiane. Un episodio di un impegno che da sempre vede ‘La Piccionaia’ alimentare la propria creazione artistica alla sorgente delle domande che agitano la vita delle persone. Oggi come allora non riusciamo a darci ragione dei conflitti, delle guerre: sembra impossibile che ancora possano verificarsi tragedie come quelle che stanno accadendo in questi giorni. Oggi come trenta anni fa crediamo fortemente che il teatro sia un luogo in cui le persone, dal vivo, insieme, possono riflettere e fare esperienze comuni su come generare un mondo migliore di quello in cui stiamo vivendo”. Carmelo Rigobello, Presidente dell’associazione ‘Insieme per Sarajevo’, ha ricordato che “il nostro sodalizio da oltre trent’anni opera in Bosnia-Erzegovina. Il nostro impegno è nato quasi per caso, durante la guerra di Sarajevo, quando abbiamo avuto l’occasione di conoscere il segretario comunale della città. Da quell’incontro sono nate le prime iniziative, tra cui l’accoglienza, da parte di famiglie vicentine, di ragazzi rimasti orfani a causa del conflitto. Con il tempo quei legami si sono consolidati, fino a portarci, nel 1996, a fondare formalmente l’associazione. Da allora, siamo presenti ogni anno in diverse località della Bosnia-Erzegovina, senza distinzioni di etnia o religione, portando avanti due principali linee di intervento: una orientata allo sviluppo economico, attraverso forme di microcredito per sostenere piccole attività imprenditoriali; l’altra rivolta al sostegno delle fasce più fragili della popolazione, fornendo farmaci, beni di prima necessità e assistenza diretta. Questo lavoro è proseguito con continuità per trent’anni. Recentemente, su suggerimento dell’Ambasciata d’Italia in Bosnia-Erzegovina abbiamo sentito l’esigenza di raccontare anche il ‘perché’ del nostro agire. È così che è nato il progetto ‘Vicenza- Sarajevo per una Cultura di Pace’. Crediamo che la pace si possa costruire anche attraverso lo scambio culturale: l’arte, nelle sue tante forme, dalla musica alla poesia, dalla pittura al teatro, può diventare un linguaggio comune tra popoli, un ponte tra storie diverse. Per questo abbiamo voluto promuovere un progetto che affianca all’impegno quotidiano anche una prospettiva culturale, consapevoli che i processi culturali sono lenti, ma profondi. Come ci ricorda Hannah Arendt, ‘il male si diffonde rapidamente ma resta in superficie; il bene è lento, ma va in profondità’”. 
Marco Troncon, rappresentante dell’associazione ‘Insieme per Sarajevo’, ha posto l’accento sul fatto che “il progetto ‘Vicenza- Sarajevo per una Cultura di Pace’ nasce da un’attività trentennale dell’associazione ‘Insieme per Sarajevo’, un’attività importante, ma conosciuta finora soprattutto dai diretti interessati. Abbiamo sentito la necessità di allargare il campo, di costruire connessioni più significative con Sarajevo, e allo stesso tempo di rendere visibile questa realtà sia nel territorio bosniaco, sia qui a Vicenza e nel Veneto. Da questa riflessione è nato un percorso: ci siamo chiesti cosa esistesse già, su cosa potevamo lavorare, e una delle prime cose che ci ha colpito è stata la mostra fotografica di Mario Boccia, che documenta l’ultimo periodo della guerra e quello immediatamente successivo. Chi ha visitato Sarajevo dopo la guerra sa bene che non esiste alcuna ragione che possa giustificare la devastazione che ha colpito quel popolo. Da qui è nata l’idea di portare la mostra a Vicenza, allestendola al Salone degli Zavattieri in Basilica Palladiana: l’inaugurazione sarà il 9 maggio, e rimarrà visitabile fino al 31 maggio. Abbiamo contattato Giovanna Botteri, che durante il conflitto ha raccontato Sarajevo da inviata di guerra e che, come lei stessa ha detto, ha lasciato lì un pezzo di cuore. Insieme a lei interverranno Adriano Sofri e Gian Antonio Stella, per un dialogo partecipato da Roberto Ciambetti, che si terrà giovedì 8 maggio al palazzo delle Opere Sociali. Un incontro per rileggere quella tragedia, ma anche per ragionare sulle prospettive di pace oggi. Sempre con Mario Boccia, presenteremo anche un suo libro, ‘La fioraia di Sarajevo’, venerdì 9 maggio, di pomeriggio, presso palazzo Cordellina della Biblioteca Bertoliana. Infine, sabato 10 maggio, la giornata sarà molto ricca: al mattino, presso l’Istituto ‘RezZara’, organizzeremo un incontro rivolto a tutte le associazioni italiane attive nei Balcani. L’obiettivo è creare un momento di confronto, conoscenza reciproca e, se possibile, iniziare a costruire una rete di collaborazione. L’incontro sarà coordinato dalla giornalista Elisa Santucci. Alla sera, alle 19:30, al Teatro Astra, ci sarà l’aperitivo teatrale con Carlo Presotto e Paola Rossi, che presenteranno ‘Fiori rossi sulla pelle’, uno spettacolo nato negli anni ’90, che riprende vita oggi per riflettere, attraverso il teatro, su quella guerra e sulle sue ferite ancora aperte. Alle 21, al Teatro Astra di Vicenza, ci sarà lo spettacolo ‘Pazi Snajper’, con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani: tema centrale, l’assedio di Sarajevo”. Ricordiamo che l’associazione ‘Insieme per Sarajevo’ è nata a Vicenza nel 1996 per offrire ospitalità ai minori bosniaci colpiti dalla guerra, accogliendoli presso famiglie del territorio. L’associazione investe quasi interamente le proprie risorse in attività di microcredito e iniziative progettuali in Bosnia-Erzegovina, scegliendo di operare in silenzio ma con determinazione. 
Tra gli appuntamenti più attesi, calendarizzati dall’8 al 10 maggio, ricordiamo ‘Sarajevo nel mio cuore’ (Salone Palazzo Opere Sociali, 8 maggio 2025 ore 20.30): Un dialogo tra Giovanna Botteri e Adriano Sofri, condotto da Gian Antonio Stella e introdotto da Roberto Ciambetti. Un incontro che ripercorre, attraverso testimonianze dirette, la guerra in Bosnia e le sue conseguenze sulla vita quotidiana, rievocando le esperienze di chi ha vissuto e raccontato la tragedia di Sarajevo. Inoltre, la Mostra fotografica ‘Sarajevo 1992-1996. L’Assedio più lungo’ (Salone degli Zavattieri Basilica Palladiana, 9 maggio 2025 ore 18.00): inaugurazione della mostra a cura di Mario Boccia, fotografo che documentò l’assedio di Sarajevo con immagini di grande impatto emotivo e storico. Tra gli eventi programmati, anche ‘Fiori rossi sulla pelle’ (Teatro Astra, 10 maggio 2025 ore 19.30): un aperitivo teatrale con Carlo Presotto e Paola Rossi. A metà degli anni Novanta, Giacomo Verde, Carlo Presotto e Paola Rossi realizzano uno spettacolo in teleracconto sulla guerra in Bosnia vista attraverso gli occhi di un bambino. La televisione, protagonista anche nel conflitto, diventa uno strumento di narrazione consapevole, che ora si confronta con un pubblico diverso per suscitare nuove riflessioni. ‘La Piccionaia’, che collabora alla realizzazione dell’iniziativa, è un Centro di Produzione Teatrale riconosciuto dal ministero della Cultura (MiC), con sede a Vicenza. 
Ricordiamo infine che ‘Vicenza Sarajevo per una Cultura di Pace’ è un progetto aperto al sostegno di cittadini, imprese e organizzazioni. È possibile contribuire tramite donazioni usufruendo dell’Art Bonus, una misura fiscale che consente di recuperare, in tre anni, il 65% della donazione come credito d’imposta. Per donare: Beneficiario: LA PICCIONAIA Società Cooperativa Sociale; IBAN: IT08D0859011801000900007031; Causale: ART BONUS - La Piccionaia s.c.s - Progetto VICENZA SARAJEVO PER UNA CULTURA DI PACE - CODICE FISCALE o PARTITA IVA DEL DONATORE

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