E' attesa per sabato prossimo, 29
maggio, la sentenza del processo "Ambiente svenduto" per il
presunto disastro ambientale causato dall'ex Ilva negli anni di
gestione della famiglia Riva. A quanto si apprende in ambienti
giudiziari, il dispositivo sarà letto a mezzogiorno nell'aula
magna delle Scuole sottufficiali della Marina Militare, dove i
giudici della Corte d'Assise (presidente Stefania D'Errico, a
latere Fulvia Misserini e sei giudici popolari) dimorano dal 19
maggio scorso, giorno in cui è iniziata la camera di consiglio.
Al termine della requisitoria, il pm Mariano Buccoliero aveva
chiesto 35 condanne per circa quattro secoli di carcere, il non
doversi procedere per prescrizione per altri 9 imputati e
sanzioni pecuniarie e misure interdittive per le tre società
Ilva, Riva Fire e Riva Forni elettrici. La pubblica accusa ha
chiesto 28 e 25 anni di carcere per Fabio e Nicola Riva, ex
proprietari e amministratori dell'Ilva; 28 anni per l'ex
direttore dello stabilimento di Taranto Luigi Capogrosso, 20
anni per il dirigente Adolfo Buffo e per cinque ex "fiduciari
aziendali". Sollecitata inoltre la condanna a 5 anni per l'ex
presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA