TI carabinieri stamattina hanno
eseguito la confisca di beni, per 1,7 mln di euro circa emessa
dal Tribunale di Trapani, nei confronti degli imprenditori
alcamesi Nicolo' e Leonardo Coppola, eredi del defunto
Francesco, e del loro prestanome Gaetano Manno, già indagati
nell'ambito dell'operazione "Alqamah" per intestazione fittizia
di beni.
Con l' indagine avviata nel maggio 2011 dall'Arma di Trapani,
coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo e
finalizzata alla disarticolazione della famiglia Mafiosa di
Alcamo, veniva documentato l'ingerenza nel tessuto
economico-sociale di imprese intestate a prestanome, di fatto
riconducibili a soggetti condannati, con sentenze passate in
giudicato, per associazione mafiosa ed intestazione fittizia di
beni.
Dicono gli investigatori.
La successiva indagine patrimoniale ha consentito di mettere in
evidenza come Nicolò Coppola, già sottoposto alla misura di
prevenzione della sorveglianza speciale dal 2007 al 2009, si
sia avvalso dei familiari più stretti (il padre Francesco ed il
fratello Leonardo) e di Gaetano Manno (già deferito per
associazione di tipo mafioso nell'ambito dell'operazione
"Bagolino", insieme con Antonino Bonura, reggente della
"famiglia" di Alcamo) per intestare loro le quote della neo
costituita Trasport scavi s.r.l.. La confisca ha interessato: 2
società e relativo compendio aziendale, attive nel settore edile
e di movimento terra (la Trasport Scavi srl e la l.c.s. s.r.l.,
ulteriore società edile costituita da Francesco Coppola e da
Gaetano Manno, per aggiudicarsi, in regimed'urgenza, i lavori
per la messa in sicurezza della discarica di Contrada Vallone
Monaco di Alcamo; 2 villette; una partecipazione societaria; 11
rapporti bancari.
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