"Noi siamo 'Nello boys' o 'Musumeci boys' perché è giusto che un presidente della Regione uscente venga riconfermato.
Se questo non è, vuol dire che coloro che lo hanno inventato si sono resi conto che non è stato all'altezza del compito e quindi non merita di essere riconfermato".
Lo ha detto Cateno De Luca, candidato governatore
per Sicilia Vera durante un incontro a Palermo con i
giornalisti per fare un bilancio del cammino iniziato lo scorso
20 luglio da Fiumedinisi.
"Ho sempre detto, anche in base alle faide interne al
centrodestra, che non sarei mai stato io il killer di Nello
Musumeci - ha aggiunto De Luca in conferenza stampa con Dino
Giarrusso, Ismaele La Vardera e Igor Gelarda - in queste
elezioni quindi le frange del centrodestra che hanno provato a
coinvolgerci per fare la differenza al tavolo contro di lui non
hanno mai avuto la nostra adesione". "Sarei sinceramente
dispiaciuto se Musumeci venisse messo da parte dalla sua
coalizione - ha sottolineato - le faide interne al centrodestra
per me sono solo operazioni di potere per riconfermare le
posizioni di qualcuno. Miccichè fa di tutto per restare
presidente dell'Ars, Lombardo che vuol ancora gestirsi un pezzo
della sanità, Cuffaro punta proteggere gli interessi del
fratello Silvio dopo che è stato messo alla guida del
dipartimento delle finanze. Ognuno di loro - ha osservato - ha
un pezzo di questa Sicilia che deve continuare a mangiarsi. Noi
non entriamo in questa mangiatoia, ecco perché ci siamo distinti
dall'inizio, rimaniamo distanti e così continuiamo. Non sono
giochi di cui intendo fare parte. La mia solidarietà a Musumeci
se non venisse ricandidato".
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