Un flash-mob con una simbolica
lettura dei giornali, sulle note musicali di Jovanotti, davanti
al teatro Massimo di Palermo ed una serie di interventi a difesa
della libertà di stampa per una informazione indipendente che è
garanzia di diritti e di democrazia. Sono scesi in piazza, in
mattinata, i giornalisti siciliani per dire 'no' alle norme che
puntano a mettere il bavaglio ai cronisti e per rilanciare temi
fondamentali come fake news e precariato.
Una manifestazione, organizzata con la convocazione di un
consiglio regionale straordinario dall'Associazione siciliana
della stampa, sindacato unitario dei giornalisti, con la
Federazione nazionale della stampa che ha promosso iniziative
sui territori, e con l'ordine dei giornalisti di Sicilia.
Coinvolte anche le maggiori sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e
Ugl. "Non siamo qui per difendere la categoria dei giornalisti -
dice il segretario regionale di Assostampa Sicilia Giuseppe
Rizzuto - ma perché una serie di norme che si stanno per attuare
nel nostro Paese limitano l'attività dei cronisti sul campo,
soprattutto quelli che si occupano di nera e giudiziaria e non
permetteranno ai cittadini di essere informati sulle inchieste
in corso. Presenti, oltre a Rizzuto, il vicesegretario Roberto
Leone, la presidente del consiglio regionale Tiziana Tavella, il
presidente dell'ordine dei giornalisti di Sicilia Roberto Gueli,
i direttori del Giornale di Sicilia Marco Romano e de La Sicilia
Antonello Piraneo, il caporedattore di ANSA Sicilia Franco
Nuccio e quello de la Repubblica Marco Patucchi, i
rappresentanti dei comitati di redazione e delle segreterie
provinciali di Assostampa in Sicilia.
Sono intervenuti, tra gli altri, anche Salvo Palazzolo,
cronista di giudiziaria de la Repubblica, e Riccardo Arena,
consigliere nazionale dell'ordine dei giornalisti e capo
servizio del Giornale di Sicilia, oltre che cronista di
giudiziaria, l'attore Salvo Piparo e la drammaturga Lina Prosa.
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