Il tribunale del Riesame di
Taranto ha concesso gli arresti domiciliari a Fabio Riva, l'ex
vicepresidente dell'Ilva e di Riva Fire, detenuto dal giugno
dell'anno scorso (prima a Taranto, poi da gennaio al carcere
Opera di Milano) nell'ambito dell'inchiesta 'Ambiente svenduto'.
L'industriale milanese è accusato di associazione per delinquere
finalizzata al disastro ambientale, all'avvelenamento di
sostanze alimentari, alla omissione dolosa di cautele suoi
luoghi di lavoro, alla corruzione, al falso e all'abuso
d'ufficio. La difesa ha sostenuto che, essendo mutato il quadro
di riferimento della gestione Ilva (da tre anni guidata da
commissari di governo), non sussistono esigenze di natura
cautelare quanto meno rispetto al pericolo di recidiva. Fabio
Riva (tra i 47 rinviati a giudizio) è stato recentemente
sottoposto ad intervento chirurgico e deve fare periodicamente
trattamenti terapeutici. L'ex vicepresidente di Riva Fire si
consegnò ai finanzieri il 4 giugno 2015 dopo due anni e mezzo di
latitanza.
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