Si è prescritta "l'8 aprile scorso" la pena di 16 anni e 11 mesi per Luigi Bergamin, l'ex militante dei Pac che si è costituito il 29 aprile scorso dopo il blitz delle forze dell'ordine francesi che ha portato all'arresto su richiesta dell'Italia di 9 terroristi, compreso l'ex Pac condannato per concorso morale negli omicidi del maresciallo Antonio Santoro e dell'agente della Digos di Milano Andrea Campagna, avvenuti nel 1978 e 1979.
E' la linea ribadita, davanti alla Corte d'Assise di Milano, dal legale Giovanni Ceola nell'incidente di esecuzione richiesto dalla stessa difesa per ottenere la dichiarazione di estinzione della pena per prescrizione.
I giudici (presidente della Corte Ilio Mannucci Pacini) si
sono riservati di decidere e lo faranno nei prossimi giorni,
mentre il pm Adriana Blasco ha spiegato in aula (udienza a porte
chiuse su istanza delle difesa) che con la dichiarazione di
"delinquenza abituale" per Bergamin, richiesta dalla Procura e
decisa dalla Sorveglianza il 30 marzo, la prescrizione si è
interrotta.
Non è così, a detta del difensore, dato che "la dichiarazione
di delinquenza abituale diventa definitiva dopo 15 giorni dal
deposito della decisione e, dunque, sarebbe diventata
irrevocabile il 14 aprile, ma nel frattempo l'8 aprile la pena
si è prescritta". E lo stesso 14 aprile, tra l'altro, il
difensore ha pure impugnato davanti alla Sorveglianza il
provvedimento del giudice Gloria Gambitta (udienza l'8 giugno).
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