"I ragazzi dell'Area Penale di
Napoli sono da oggi sub per conoscere il patrimonio culturale e
ambientale sottomarino della loro città". L'annuncio è di
Rosario Santanastasio, presidente Nazionale di Archeoclub
D'Italia, che spiega che "questa mattina per loro è stata la
prima immersione professionale che è avvenuta nel cuore di un
contesto geologico unico quale quello dell'area flegrea di
Nisida. In questo modo i ragazzi dell'Area Penale hanno potuto
conoscere il patrimonio ambientale, culturale sottomarino di
Napoli. Da oggi per loro si apre un nuovo modo".
Mentre alcuni dei ragazzi si immergevano, accompagnati dai
palombari della Marina Militare e dai sub di MareNostrum, altri
pulivano la spiaggia lungo il Molo Cappellini di Nisida.
"Davvero un grande giorno per Napoli e non solo. E' la volontà
riparativa che parte da questi ragazzi napoletani in quanto
ragazzi che hanno vissuto esperienze di disagio e di devianza.
Un percorso emozionante durante il quale la loro partecipazione
è addirittura cresciuta. Da oggi c'è riconciliazione tra loro e
la città - ha affermato Giuseppe Centomani, direttore del Centro
di Giustizia Minorile della Campania - tra loro e la società.
Siamo partiti con 5 e poi sono aumentati, altri minori dell'Area
Penale di Napoli hanno voluto partecipare. Vogliono conoscere un
mondo nuovo, vogliono avvicinarsi alla conoscenza per dimostrare
alla società che ci sono. E' un percorso di conoscenza, in
quanto durante le lezioni, i ragazzi hanno dovuto imparare le
tecniche di immersione ma anche vedere i fondali marini come
patrimonio ambientale da tutelare. Un patrimonio ambientale che
spesso custodisce anche il patrimonio archeologico sottomarino".
"I ragazzi del progetto Bust Busters hanno seguito almeno 10
lezioni teoriche - ha affermato Francesca Esposito, Referente
Attività Sociali di MareNostrum - ma anche pratiche. Inoltre a
Ottobre, hanno partecipato anche alle operazioni di tutela del
patrimonio ambientale a Posillipo".
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