"I fatti relazionati dal procuratore
nazionale antimafia Melillo e dal procuratore di Perugia Cantone
inducono a riflettere sull'esigenza di rafforzare i presidi
della sicurezza informatica che non attiene solo alla materia
delle Segnalazioni di operazioni sospette, ma riguarda anche
l'infrastruttura tecnologica e la tenuta dei software da minacce
provenienti anche dall'esterno". Cosi il comandante generale
della Guardia di finanza, Andrea De Gennaro, in commissione
antimafia, ascoltato in merito all'inchiesta sui presunti
dossieraggi.
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