Sono stati 42 i punti della
viabilità provinciale danneggiati dai nubifragi che si sono
abbattuti sul Reggiano tra il 24 e il 25 giugno. La zona del
medio Appennino tra Vetto, Castelnovo Monti, Carpineti e Baiso -
fino ad arrivare a Vezzano sul Crostolo, San Polo d'Enza e
Canossa - quella maggiormente colpita.
Emerge dalla ricognizione dal servizio infrastrutture della
Provincia di Reggio Emilia sui circa mille chilometri di rete
stradale di propria competenza. La stima dei danni verrà
conclusa nei prossimi giorni, per essere poi trasmessa
all'Agenzia regionale di Protezione civile.
"Nella stragrande maggioranza dei casi, la percorribilità è
stata garantita in poche ore, grazie all'impegno del personale
della Provincia e delle ditte che sono intervenute nella
manutenzione del Reparto Sud, quello che dalla pedecollina
arriva fino al crinale appenninico - spiega il presidente
Giorgio Zanni - Al momento solo la Sp 76 rimane provvisoriamente
chiusa al transito per il Castello di Carpineti, che rimane
comunque raggiungibile da sud attraverso il tratto di
provinciale non coinvolto da eventi franosi, mentre sono 8 i
punti in cui si viaggia momentaneamente a senso unico alternato
per garantire la più ampia sicurezza, in due soli casi regolato
da semaforo: sulla Sp 513 a Vetto, un centinaio di metri dopo
l'intersezione con la Sp 10 per Parma, e sulla Sp 63 tra La
Strada e Casina".
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