/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ancora tensioni al carcere minorile di Bologna

Ancora tensioni al carcere minorile di Bologna

Alcuni ragazzi si starebbero opponendo ai trasferimenti

BOLOGNA, 19 aprile 2025, 14:21

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Ancora tensioni, da ieri sera, al carcere minorile di Bologna dove alcuni detenuti, pare in una sola sezione, sono in rivolta perché contrari ad alcuni trasferimenti, in particolare alla Dozza, sezione adulti. È quanto si apprende da Simona Larghetti, capogruppo in Regione di Alleanza Verdi Sinistra, che questa mattina ha provato ad accedere alla struttura per un sopralluogo.
    "Accesso che mi è stato negato", spiega all'ANSA. La situazione, sottolinea, è tutt'altro che rientrata, come risultava in un primo momento ieri sera. "Oggi non ci sono ambulanze, ma vedo penitenziaria, carabinieri, questura. La situazione è in corso ma non ho alcuna informazione".
    Alcuni ragazzi si sarebbero rifiutati di rientrare in cella per i trasferimenti in corso.
    "Siamo molto preoccupati - dice Larghetti - perché sui giovani si sta consumando una guerra ideologica che cerca di alzare la tensione in tutte le maniere, si usa solo la forza, si abbandonano i percorsi riabilitativi e si procede con i vecchi metodi".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza