"Non siamo di fronte a un angelo volato in cielo ma siamo al cospetto, purtroppo, di una delle tante vittime di una 'cultura' malata che se ne frega della sicurezza stradale e ogni giorno spetta a noi contare e piangere i morti".
Lo afferma, a proposito della bambina di otto anni
morta nell'incidente di una Smart nel Napoletano, il deputato di
Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, il quale
ricorda che il conducente era senza patente, l'auto non
assicurata e a bordo c'erano quattro persone invece delle due
consentite, di cui una nel portabagagli e la piccola vittima
davanti, in braccio alla mamma.
A riprova di quella che definisce "cultura malata", Borrelli
pubblica il video, che gli è stato segnalato da alcuni
cittadini, di un uomo che guida la moto con un bambino disteso
sul serbatoio, senza casco e senza alcuna protezione, tra le
strade di Monteruscello, una frazione di Pozzuoli.
"Sono tantissimi gli adulti, molti dei quali genitori -
afferma Borrelli - che adottano comportamenti folli sulla
strada, fanno guidare minorenni, anche in età bambinesca, sia
auto che motociclette di grossa cilindrata, li espongono a
pericoli immensi, li trasportano sugli scooter come pacchi,
senza protezioni pronti a cadere alla prima buca affrontata
male.
Questi sono gli stessi adulti che poi fanno volare
palloncini bianchi e piangono lacrime di coccodrillo per le
morti innocenti. Tutte morti che si sarebbero potute evitare".
"In questi anni - prosegue il deputato - abbiamo denunciato
tantissimi genitori che si sono resi protagonisti di
comportamenti simili, persone che senza vergogna riprendevano
con il cellulare queste gesta per postarle sui social, quasi
come un trofeo, un vero e proprio inno alla stupidità e
all'ignoranza. E come abbiamo visto non basta ritirare le
patenti, bisogna intervenire con leggi più severe perché un
criminale si metterà alla guida anche se la patente gli è stata
ritirata, cosa vuoi che gliene importa di queste regole".
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