Il Tar della Valle d'Aosta ha
annullato l'ammonimento del questore nei confronti di un uomo
che per mesi ha tentato approcci sentimentali nei confronti di
una maestra che insegna nella scuola delle proprie due figlie.
Secondo il collegio giudicante, formato da Giuseppina Adamo
(presidente), Jessica Bonetto (consigliere, estensore) e Paola
Malanetto (consigliere), si tratta di comportamenti "innocui e
inoffensivi". Il ricorrente si era "limitato ad un
corteggiamento, seppur sgradito, mai minaccioso o molesto a tal
punto da creare nel destinatario" quello "stato di ansia o di
timore per la propria incolumità idoneo a costringerla a
cambiare le proprie abitudini di vita come richiesto
dall'articolo 612-bis (atti persecutori, ndr) del codice
penale".
L'ammonimento del questore, in chiave preventiva rispetto al
reato di atti persecutori e con l'invito a sottoporsi in
psichiatria a un "percorso di recupero e stabilizzazione delle
devianze riconducibili alle condotte persecutorie", era scattato
nel marzo scorso, dopo la richiesta dell'insegnante.
Dall'ottobre 2022 lo spasimante avrebbe tentato
"insistentemente approcci di natura sentimentale nei suoi
confronti, con messaggi, lettere e regali" - come cioccolato,
articoli di bigiotteria, profumi e fiori - "incurante che la
donna gli abbia espresso, dapprima in maniera delicata ed
implicita e poi in modo esplicito e diretto, l'assoluta mancanza
di interesse al riguardo". Dopo essersi visto bloccato sulle
piattaforme di messaggistica 'Messenger' e 'Whatsapp', l'uomo
"avrebbe ostinatamente tentato di convincere conoscenti comuni
ad intercedere" perché la maestra "accettasse di incontrarlo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA