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Iniettò droga a ragazza che poi morì di overdose, assolto

Iniettò droga a ragazza che poi morì di overdose, assolto

Appello bis, 'fatto non sussiste". Azzerata pena di oltre 7 anni

MILANO, 22 gennaio 2025, 16:19

Redazione ANSA

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È stato assolto nel processo d'appello bis Michael Paloschi, 36 anni, accusato di omicidio preterintenzionale per aver iniettato, nell'estate del 2021, una dose di eroina a Francesca Manfredi, la ragazza di 24 anni bresciana che poi morì di overdose.
    La sentenza di assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste" è stata pronunciata oggi dai giudici della Corte di Assise di Appello di Milano, che hanno confermato il verdetto di primo grado dopo l'annullamento con rinvio della condanna, oggi quindi azzerata, a 7 anni e 4 mesi che era stata inflitta all'uomo in secondo grado.
    Paloschi, difeso dall'avvocata Valeria Cominotti, era accusato di aver iniettato una dose di eroina nel braccio della ragazza, morta a causa di un mix di alcol e droga durante un festino nella sua abitazione a Folzano, nel Bresciano, nella notte tra il 23 e il 24 agosto del 2021. Il 36enne si trovava in casa con Francesca e un'altra ragazza, già assolta dall'accusa di omissione di soccorso. Sentita nel processo come teste, l'amica aveva raccontato che sarebbe stato Paloschi a iniettare alla giovane parte della dose letale. Dopo l'annullamento da parte della Cassazione della condanna inflitta dalla Corte di Appello di Brescia, i giudici milanesi avevano deciso, seguendo le indicazioni della Suprema Corte, di riascoltare in aula i consulenti tecnici di accusa e difesa e anche l'altra ragazza che si trovava nell'abitazione quella notte. Oggi la conferma della sentenza di primo grado. Le motivazioni sono attese entro 90 giorni.
   

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