Ad Ancona un doppio sistema
tecnologico per la sicurezza nei pronto soccorso e nei locali
ambulatoriali dove operatori lavorano da soli o di notte:
sensori anti-aggressioni con intelligenza artificiale attivati
in pronto soccorso e altri dispositivi smart per permettere ai
sanitari più esposti di chiedere subito aiuto.
Il progetto innovativo per la sicurezza, è stato presentato
dall'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, guidata dal
direttore Marco Armando Gozzini: l'obiettivo è monitorare
costantemente la situazione per tutelare la sicurezza degli
operatori e degli utenti, prevenire aggressioni o far
intervenire in maniera più rapida possibile le forze
dell'ordine, in un'epoca in cui sia assiste a sempre più casi di
aggressioni negli ospedali. L'ultima ad Ancona quella attuata
nella notte tra lunedì e martedì scorso da un 19enne che ha
ferito a pugni e testate due infermieri al pronto soccorso
dell'ospedale regionale. Un tipo di aggressioni non frequente ad
Ancona dove in un anno, con oltre 60mila accessi in pronto
soccorso, se ne sono verificate cinque ma in cui la pressione
sugli operatori è sempre alta e i momenti di tensione non
mancano.
Da ieri nelle sale d'attesa dei pronto soccorso di Torrette e
del materno infantile Salesi di Ancona sono attivi in tutto
sette sensori volumetrici che, integrati con la
videosorveglianza, monitorano i parametri ambientali
(temperatura, umidità, presenza di fumo ecc.) ma captano anche
situazioni di pericolo attraverso rumori particolari, movimenti
o cambi di volumetria improvvisi, conversazioni ad alta voce,
rottura di oggetti e inoltrano un segnale alla centrale interna
dell'ospedale.
Nei prossimi giorni verranno poi consegnati a 30 operatori di
ambienti più esposti di Ospedale regionale e Salesi dispositivi
con tecnologia militare, geolocalizzati e collegati multicanale
alla centrale: reagiscono automaticamente in caso di cadute o
malori e possono essere usati per chiedere aiuto, premendo un
pulsante, con possibilità di comunicare con l'operatore che
riceve la chiamata.
Si tratta di ausili tecnologici, ha spiegato Gozzini, che si
affiancano alla presenza delle forze dell'ordine, con il
presidio di polizia e i controlli, al servizio di vigilanza
interno ed esterno che aumenterà di unità così come per
l'anti-incendio. L'azienda, hanno ribadito il direttore Gozzini
e il direttore sanitario Claudio Martini, "è in prima linea per
garantire la sicurezza di operatori sanitari e utenti".
L'investimento dell'Azienda per questa tecnologia è di 90mila
euro in tre anni.
Collegato da remoto il vice presidente della Regione,
assessore alla Sanità e alla Sicurezza, Filippo Saltamartini,
ha sottolineato in riferimento al progetto e ad altri
investimenti, come la Regione stia facendo "il massimo per
garantire la sicurezza e l'integrità psicofisica dei sanitari,
il patrimonio più prezioso per la sanità".
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