La Dda di Catanzaro rinuncia
all'appello e così diventa definitiva l'assoluzione dell'ex
sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, di 43 anni, decisa in primo
grado nel processo "Rinascita Scott".
Callipo era imputato di concorso esterno in associazione mafiosa
ed abuso d'ufficio. Nel corso dell'udienza del processo
d'appello, svoltasi nell'aula bunker di Catanzaro, il pubblico
ministero, Annamaria Frustaci, ed il procuratore generale, Luigi
Maffia, hanno dichiarato di rinunciare all'appello nei
confronti, oltre che di Gianluca Callipo, di Maria Alfonsina
Stuppia, di 60 anni, ex responsabile dell'ufficio urbanistico
del Comune di Pizzo, e Daniele Pulitano, di 41, ritenuto vicino
alla cosca di san Gregorio d'Ippona "Razionale-Gasparro".
Le accuse contestate agli imputati orbitavano attorno al reato
di abuso d'ufficio, con presunte condotte illecite che avrebbero
procurato ingiusti vantaggi alle cosche. Essendo stato abrogato
l'abuso d'ufficio, l'accusa ha deciso di rinunciare all'appello
nei confronti di Callipo, Stuppia e Pulitano e questo ha
determinato l'irrevocabilità delle assoluzioni disposte in primo
grado nei confronti degli imputati.
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