Diventa definitiva la condanna
all'ergastolo per Alfonso Diletto, il pensionato di 73 anni che
nel 2022, nel giorno della Festa della donna, uccise a San
Leonardo di Cutro, nel Crotonese, l'ex moglie, Vincenza Ribecco,
di 60 anni. La Corte di Cassazione ha infatti rigettato il
ricorso presentato dai difensori di Diletto contro la sentenza
emessa il 20 giugno del 2024 dalla Corte di Assise di appello di
Catanzaro, che aveva a sua volta confermato la condanna al
carcere a vita inflitta all'uomo nel processo di primo grado.
Diletto è stato condannato con l'accusa di omicidio volontario
premeditato, detenzione di arma clandestina e ricettazione.
L'uccisione di Vincenza Ribecco fu provocato dalla mancata
accettazione da parte di Diletto della separazione dalla moglie,
tanto da continuare ad infastidirla. La donna si era lamentata
con i parenti, ma non aveva mai presentato una denuncia alle
forze dell'ordine o all'autorità giudiziaria.
Alfonso Diletto e Vincenza Ribecco si erano separati un anno e
mezzo prima dell'uxoricidio a causa delle troppe incomprensioni
tra i due. L'uomo era andato ad abitare a Cutro, mentre l'ex
moglie, che lavorava come stagionale nei villaggi turistici
della zona, era rimasta insieme all'unico figlio della coppia a
San Leonardo di Cutro.
L'8 marzo del 2022 Alfonso Diletto si presentò per l'ennesima
volta a casa di Vincenza Ribecco, suonò al campanello, chiese di
entrare ma la donna non gli aprì, intimandogli di andarsene.
L'uomo, a quel punto, prese la pistola che aveva portato con sé,
un'arma calibro 7,65 priva di matricola, e sparò alla donna da
dietro la porta finestra. Vincenza Ribecco, raggiunta dal colpo
al cuore, morì all'istante.
I figli ed i parenti della vittima, costituitisi parte civile,
sono stati rappresentati dagli avvocati Luigi Falcone e Tiziano
Saporito.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA