Quest'anno un'opera d'arte su tela
lunga 100 metri ricorderà i morti del Coronavirus, in occasione
della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19
del 18 marzo. L'iniziativa si svilupperà su tre giornate, a
partire da domenica 16: quel giorno in piazza Maggiore, dalle 9
alle 18, rappresentanti delle istituzioni, operatori sanitari,
militari, volontari delle associazioni, parenti delle vittime e
la cittadinanza saranno invitati a riscrivere i nomi delle
vittime della pandemia, su lenzuola provenienti dagli ospedali
cittadini. Man mano che verranno riempite dei nomi, le lenzuola
saranno cucite insieme sul posto: sullo sfondo avranno visi
stilizzati, realizzati dall'Atelier del Fienile diretto da Trap,
a testimoniare l'umanità colpita dal virus.
Il secondo giorno dedicato alla memoria delle vittime del
Covid sarà lunedì 17: presso la sede del Comitato di Bologna
della Croce rossa italiana si terrà l'incontro con la
professoressa Ilaria Capua, virologa e ricercatrice scientifica,
e la professoressa Maria Paola Landini, microbiologa e virologa,
moderato da Gigi Riva, dal titolo 'La salute ci rende liberi'.
Martedì 18 alle 16 l'opera d'arte realizzata domenica dai
bolognesi sarà esposta in piazza Maggiore. La tela, con i nomi
delle 4.488 vittime, verrà distesa dalla Torre dell'Orologio di
Palazzo d'Accursio fino al Crescentone della piazza, dove sarà
sostenuta e portata da operatori sanitari, volontari delle
associazioni promotrici e cittadini, abbracciando idealmente la
piazza e chi partecipa. Alle 17 si terranno gli interventi del
sindaco di Bologna Matteo Lepore e degli enti patrocinanti,
mentre la fisarmonica di Giuliano Tedeschi alle 18 concluderà la
giornata.
Il programma delle iniziative è stato presentato oggi in
conferenza stampa in Comune dall'assessora al bilancio Roberta
Li Calzi, insieme al direttore Sanità pubblica dell'Ausl di
Bologna Paolo Pandolfi, al direttore assistenziale Irccs
Policlinico Sant'Orsola Stefano Durante e a Roberto Pignoni,
della Croce Rossa italiana. Al termine, sono stati scritti i
primi nomi delle vittime su un lenzuolo.
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