Milano da oggi ricorda con una
targa ufficiale Alexei Navalny, "leader dell'opposizione russa
morto in carcere" come recita l'iscrizione che è stata svelata
oggi dalla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi e
dalla figlia di Navalny, Danya Navalnaya.
"Grazie a tutti per il supporto. Io ho perso mio padre ma
altri hanno perso una persona che li ispirava - ha detto ai
giornalisti Danya - Voglio ripetere quello che mio padre diceva
sempre: non arrendetevi e continuate a combattere. Queste
persone ci inseguono perché non ci rendiamo conto di quanto
potere avete. E oggi vorrei esortare a difendere ciò in cui
credete e che è giusto e la Russia sarà libera"
'Nel caso mi uccidano, non arrendetevi' è la frase di Navalny
incisa sulla targa che il Comune ha apposto su un cippo in marmo
nei giardini Anna Politkovskaja. Milano è la seconda città dopo
Lisbona ad autorizzare un ricordo ufficiale di Navalny. Il
consiglio comunale ha approvato all'unanimità su questo una
mozione presentata dal gruppo dei Riformisti, che unisce Azione
e Italia Viva, a prima firma di Gianmaria Radice, presente oggi
con altri consiglieri comunali e Ivan Scalfarotto. A Radice, al
Consiglio Comunale, alle 26mila persone che hanno firmato
l'appello per un ricordo di Navalny e al sindaco Giuseppe Sala è
arrivato il ringraziamento di Maria Mikaelyan, della Comunità
dei russi liberi, che nel suo discorso ha voluto ringraziare
anche "il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che in
questi giorni è stato di nuovo attaccato pesantemente dai
rappresentanti del Cremlino". Riferimento applaudito, come
applaudito è stato il suo ricordo anche di altre nazioni che
subiscono le conseguenze della "dittatura fascista" di Putin,
dall'Ucraina, alla Georgia, alla Bielorussia.
"In Europa e nel nostro Paese - ha osservato Buscemi -
vediamo forze politiche che guardano alla Russia di Putin con
ammirazione" mentre "Milano ha a cuore la figura di Navalny" che
è un "simbolo di lotta per la libertà di pensiero, di
espressione e della tutela dei diritti".
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