"Abbiamo considerato il messaggio
provvidenziale di pace di Salvo: il dono della vita per amore,
ricapitola una vissuta nell'amore". Lo ha detto nel suo
indirizzo di saluto l'Ordinario militare per l'Itala, mons.
Santo Marcianò, all'inizio della celebrazione eucaristica nella
basilica di Santa Chiara, a Napoli, in occasione della
promulgazione del decreto di venerabilità del giovane
vicebrigadiere dei Carabinieri, il napoletano Salvo D'Acquisto,
che il 23 settembre 1943 offrì la sua vita per salvare 22 civili
durante un rastrellamento nazista. A Santa Chiara sono custodite
le spoglie del sottufficiale napoletano, nato in una famiglia
molto cattolica del quartiere del Vomero. Prima della
celebrazione della messa è stata scoperta una lapide posta nella
prima cappella della basilica che ricorda la 'venerabilità' di
Salvo D'Acquisto, promulgata nelle scorse settimane da papa
Francesco. È un altro significativo passo verso la
beatificazione e poi la canonizzazione.
La celebrazione è stata presieduta dal cardinale Marcello
Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Presenti
il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti e il comandante
generale dell'Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d'Armata,
Salvatore Luogo, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari ed il
fratello di Salvo, Alessandro oltre a numerosi rappresentanti
delle forze dell'ordine. In chiesa anche una delegazione di
studenti di due scuole campane, intitolate al neo venerabile e
della scuola del Vomero frequentata dal giovane militare. E poi
tantissimi carabinieri giunti da diverse regioni italiane.
"Oggi tra queste mura colme di storie e di silenzi - ha detto
il comandante generale dell'Arma, il generale Luongo - è viva la
presenza del nostro eroe Salvo D'Acquisto. Un eroe che è
divenuto patrimonio morale di tutta l'Arma parlando un
linguaggio più universale, quello dell'amore e del sacrificio.
La grandezza del suo gesto compiuto con umiltà e con coraggio
illumina il percorso di ogni carabiniere".
Al termine della cerimonia religiosa è stata deposta una
corona di alloro al monumento nella piazza che porta il suo
nome, a pochi passi dal Comando provinciale dei Carabinieri.
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