Silenzio e lacrime hanno accolto
l'arrivo della salma di Sara Campanella, la giovane
universitaria uccisa lunedì scorso a Messina dal collega
Alessandro Argentino. "Un angelo, era un angelo", hanno detto i
familiari della ragazza quando il corteo che accompagnava il
feretro si è fermato in piazza, davanti alla chiesa delle Anime
Sante, a Misilmeri, prima che fosse portato alla camera ardente
allestita nella chiesa.
Dopo il rintocco delle campane, un urlo si è levato nella
piazza. "Sara vive", e un applauso dei tanti in attesa di dare
l'ultimo saluto alla giovane. Nella bara bianca la foto di Sara
e un scritta "No violenza"
Quando la bara è entrata in chiesa, la famiglia ha voluto
riunirsi per un momento privato di preghiera. In chiesa sono
entrati gli scout del gruppo Misilmeri. La piazza è stracolma e
molti sono arrivati da Palermo e dai comuni vicini per dare un
ultimo saluto alla ragazza.
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