Tanta sorpresa, emozione ed un
pizzico di orgoglio per l'elezione del connazionale Papa Leone
XIV. E' questo il sentimento principale tra molti cittadini
americani in partenza questa mattina dall'aeroporto di
Fiumicino, verso gli Stati Uniti, che rientrano in patria dopo
un periodo di vacanza o dopo aver vissuto il Giubileo. Al
"Leonardo Da Vinci", che diventerà l'aeroporto di Leone XIV per
la partenza (e il ritorno) dei futuri viaggi apostolici in tutto
il Mondo, tra i passeggeri a bordo dei primi due voli Ita e
United per Chicago, la città natale del Cardinale Robert Francis
Prevost, non pochi ieri sera sono riusciti a vedere la fumata
bianca in piazza San Pietro.
"Sono stato in piazza ieri ed appena c'è stata la fumata
bianca tutti sono impazziti", ha dichiarato Mark, 32 anni, a
Roma per il Giubileo ma che non credeva di trovarsi al centro
della nuova elezione papale. "Ieri in piazza ho percepito che
era un Papa globale non americano, che parla tante lingue ed,
infatti, non ha parlato inglese. L'ho percepito come un segno di
un Papa che abbraccia il mondo, non solo l'America. Tuttavia il
fatto che sia americano è eccitante", aggiunge Mary di ritorno
insieme al marito a Dallas.
"Siamo stati molto felici di essere a Roma durante la sua
elezione. Siamo di Chicago ma non lo conosciamo, ma quando ha
parlato abbiamo creduto che potrà cambiare il mondo", dicono a
loro volta Donald e Anne, marito e moglie di ritorno anche essi
a casa. Una speranza di cambiamento che condividono anche altri:
"Ho avuto un impressione positiva, un Papa 'simpatico', forse un
segno del cambiamento".
Alcuni invece si mostrano più moderati, anche se Papa Leone
XIV proviene dalla loro stessa città: "Noi amiamo tutti i Papi e
preghiamo perché facciano un buon lavoro nel guidare la Chiesa".
"E' emozionante avere un Papa degli Stati Uniti e di Chicago,
siamo moderatamente orgogliosi', aggiungono, sorridenti, Anthony
e Marge. Insomma sorpresa e soddisfazione per l'elezione, anche
se in pochi in città hanno mai avuto l'occasione di conoscerlo.
"Sorpresi del fatto che sia americano, ma non l'ho mai visto",
"Mai visto prima in Chicago", dicono gli ultimi due passeggeri,
prima di salire a bordo.
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