Il web ha giocato un ruolo fondamentale in Tusk, la commedia nera horror-splatter dell'autore di Clerks e Dogma, Kevin Smith, con Justin Long, Haley Joel Osment, Michael Parks e un divertente cameo di Johnny Depp, presentata oggi in Mondo genere al Festival Internazionale del film di Roma.
L'idea iniziale viene da una burla postata sul sito di annunci Gumtree: nella finta inserzione si offriva alloggio gratuito a chi accettasse di vestirsi da tricheco (il cineasta ha coinvolto l'autore dello scherzo nel film facendolo produttore associato).
La trama di Tusk è nata durante Smodcast, il programma in podcast condotto da Kevin Smith e Scott Mosier, e il via è stato dato su twitter, con un sondaggio in cui il regista ha chiesto agli utenti se volessero che realizzasse la storia, votando #walrus (cioè tricheco), yes o #walrus no. Dopo la valanga di sì sono arrivati anche i finanziamenti. A tre anni dall'horror action indie Red State, il cineasta firma una favola nerissima a cui mescola commedia delirante e splatter. Ne fa le spese, nella storia, Wallace (Justin Long) cinico conduttore, insieme all'amico Teddy (Haley Joel Osment) di un popolare podcast costruito a colpi di battute pesanti e prese in giro dei protagonisti dei video virali. Durante un suo viaggio in Canada per andare a intervistare il 'Kill Bill Kid' (ragazzino che ha filmato una tragica disavventura con una spada da samurai), Wallace finisce nell'incubo del misterioso e letale Howard Howe (Michael Parks), che vive per ricreare la splendida amicizia vissuta 50 anni prima, da naufrago, con un tricheco.
Teddy e la ragazza di Wallace, Ally (Genesis Rodriguez), partono alla ricerca del podcaster. Un aiuto prezioso arriva dal bizzarro ispettore Guy Lapointe (Johnny Depp)...
Riproduzione riservata © Copyright ANSA