L'annuncio l'aveva già fatto in passato, per poi ripensarci ("ormai non mi crede più nessuno" spiega) ma stavolta Mara Venier si dice "convinta mai come questa volta che sarà il mio ultimo anno a Domenica in. Non penso finirò questo lavoro, magari farò qualcos'altro, non ho mai avuto tante offerte come da quando sono in età pensionabile, ma Domenica in è molto impegnativa, ci lavoro dieci mesi l'anno.
Col tempo penso di dovermi dedicare di più alle persone che amo, a mio marito, i miei figli, i miei nipoti". Anche se "pare da qualche parte scrivano che mi sto separando... non lo sapevo.
Nicola è appena arrivato a Roma, ora gli vado a fare la polpette e di pomeriggio ho le prove del programma". Lo spiega sorridendo Mara Venier, alla conferenza stampa per Domenica in, che riparte dal 17 settembre alle 14 su Rai 1. Tra gli ospiti della prima puntata ci saranno: Daniela Di Maggio, mamma di Giovanbattista Cutolo (il giovane musicista ucciso a Napoli), e con lei gran parte dell'orchestra di cui il figlio faceva parte; Matteo Garrone con i giovani protagonisti di Io capitano, premiato al lido; Carlo Verdone, i Pooh, i The Kolors e Matteo Bocelli.
Mara Venier ha all'attivo 15 edizioni alla guida del programma: "Ho iniziato con Domenica in 30 anni fa, con l'edizione '93-94 - spiega - un anniversario che festeggeremo".
Si riparte "da uno studio molto elegante e particolare" la grande attenzione di sempre alle interviste ma "ma anche maggior spazio all'attualità e alla cronaca "come avevamo fatto nel periodo del covid e in passato. Vorrei ricreare lo spazio del 'fatto della settimana, e 'il salotto di Mara' che avevo a La vita in diretta, dove trattavano i temi del giorno in una maniera più colloquiale". Ci sarà spazio anche per i politici? "Anni fa li intervistavo ma poi chiedevano di esserci tutti e si è deciso che non venissero più. Anche se una bella intervista a Giorgia Meloni da donna a donna la farei volentieri". Grande spazio l'avrà anche, come di consueto, il contrasto alla violenza delle donne: "Credo siamo arrivati a quasi 80 femminicidi dall'inizio dell'anno. Bisogna rivedere tante cose.
Le donne denunciano ma poi vengono sostanzialmente lasciate sole. Dovremmo fare qualcosa tutte insieme, prendere una posizione molto forte e con noi dovrebbero esserci anche gli uomini... ne parleremo". Un'altra novità saranno alcune puntate itineranti: Era un sogno che avevo, l'avevamo già fatto, nel 93/94. Abbiamo già programmato di andare a Cesena, in Emilia Romagna e sotto Natale in Umbria". A Domenica in "devo tantissimo, il pubblico mi ha sempre voluto bene. Mi vedono come la vicina di casa. Il programma vince perché è tutto vero, anche nel modo in cui metto la mia vita sul piatto, le gioie come i dolori".
Tra le grandi interviste di questi anni, ci sono stati ospiti ''difficili'? "Non mi è piaciuto Schwarzenegger. Era infastidito dall'auricolare per la traduzione, continuava a buttarlo per terra, e un fonico accorreva ogni volta a raccoglierlo per ridarglielo. A un certo punto ho detto al traduttore di dirgli che se l'avesse rifatto, l'avrei mandato affan… e me ne sarei andata. Lui si è calmato e si è fatto intervistare per 40 minuti". Invece un'intervista "che ho proprio scelto di non fare è quella a Madonna, per il lancio di Evita. L'abbiamo aspettata nella sua suite dalle 14 alle 19. A un certo punto usciamo nel corridoio e i bodyguard ci respingono dentro in malo modo.
Allora ce ne siamo andati. Alle 21.30 mi chiama la segretaria personale di Madonna per chiedermi se volessi intervistarla alle 22... le ho risposto che ero già a letto". Un'ospite internazionale che invece l'ha conquistata è stata Sharon Stone: "L'ho trovata molto simpatica e alla mano".
Ora tra i nomi internazionali "mi piacerebbe intervistare Stallone, ma vuole un sacco di soldi... si può fare Mellone?" chiede sorniona la conduttrice al direttore intrattenimento del daytime, che non chiude la porta alla possibilità e sottolinea: "Domenica in ha la lunghezza e la forza di una prima serata ed ha un pilastro nella conduzione di Mara Venier".
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