Ai frati che sono stati dalla
fine del Cinquecento una presenza costante in Sicilia e sempre
più radicata in piccole e grandi comunità è dedicata la mostra
'L'arte del Seicento nei conventi cappuccini del Valdemone' che
si terrà a Palazzo Ciampoli, a Taormina, dal 14 maggio al 14
settembre prossimi. Esposta una ricca selezione di grandi pale
d'altare, tavole e sculture provenienti da remoti conventi di
montagna, chiese della provincia di Messina e comuni delle zone
di Catania ed Enna.
La mostra è organizzata dal Parco Archeologico Naxos Taormina,
diretto da Gabriella Tigano, ed è promossa dalla Provincia dei
Frati Minori Cappuccini di Messina e da Intervolùmina,
associazione culturale formata da bibliotecari ed archivisti
guidata dal presidente Giuseppe Lipari. La responsabilità
scientifica del progetto è della Soprintendenza per i Beni
Culturali di Messina, diretta da Mirella Vinci, e la curatela è
affidata alle storiche dell'arte Stefania Lanuzza, ideatrice
dell'esposizione, e Virginia Buda.
"Pur nella sobrietà della vita conventuale e nella semplicità
delle pratiche quotidiane - sottolinea l'assessore regionale dei
Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà - i
frati cappuccini non trascurarono l'arte, ma anzi la coltivarono
quale espressione della perfezione Divina, consegnandoci opere
di assoluta ricchezza che, con questa mostra, potranno essere
ammirate da tutti. Palazzo Ciampoli si conferma fulcro di
iniziative di ampio respiro, in grado di ricostruire la storia
della Sicilia, anche quella meno conosciuta come la produzione
artistica seicentesca nei conventi cappuccini". Una trentina le
opere che giungeranno a Palazzo Ciampoli, fra queste anche
dipinti di notevoli dimensioni come la pala d'altare "Madonna
degli angeli e santi francescani", del Convento di Pettineo
realizzata nel 1722 dal pittore fiammingo Guglielmo Borremans
che viene restituita al pubblico dopo un lungo restauro. Tra
gli artisti in mostra i nomi più noti sono quelli di Scipione
Pulzone, Durante Alberti, Giovanni Lanfranco, Mathias Stomer,
Guglielmo Borremans, Onofrio Gabrieli, Giacinto Platania e i
frati Feliciano da Messina e Umile da Messina
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