"Il mio sogno? Vedere il pubblico uscire da Madres Paralelas emozionato, forse persino senza parole per l'emozione, non c'è bisogno che piangano per quanto una lacrima sarà sempre benvenuta" dice Pedro Almodovar per l'uscita in Italia del film (28 ottobre da Warner Bros), che ha aperto in concorso Venezia 78, premiato con la Coppa Volpi per l'interpretazione di Penelope Cruz.
"Come narratore spero intrattenga e non annoi ma sono fiducioso nelle reazioni della platea italiana: tra i temi del film c'è quello delle fosse comuni, un passato di cui vergognarsi in ogni paese e spero che anche l'Italia si riconosca", aggiunge in un incontro zoom.
La
storia è ambientata nella Spagna di oggi. Due donne, Janis
(Cruz) e Ana (Milena Smit), condividono la stessa stanza
d'ospedale prima di partorire. Sono due donne single, entrambe
in una gravidanza non programmata. Janis, di mezza età, non ha
rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di gioia.
Ana invece è un'adolescente spaventata e traumatizzata. Nasce un
vincolo molto forte e il destino complicherà la vita di
entrambe.
"Due donne contemporanee, due madri imperfette - spiega
Almodovar - diverse da tutte le donne raccontate finora ma
sempre con una grande autonomia morale. Parlo anche di madri
senza istinto materno, madri che inseguono le loro vocazioni e
chiedono agli uomini di aiutarle, ne conosco tante tra le
attrici, non le giudico certo e penso che tutte le donne hanno
diritto a sentirsi realizzate. Negli altri film i miei
riferimenti erano piuttosto mia madre e le donne che mi hanno
cresciuto e formato, donne obbligate ad essere forti per la
sopravvivenza stessa della famiglia durante la guerra".
Il film non è il candidato spagnolo alla designazione per
l'Oscar internazionale, è stata scelta invece la commedia El
Buen Patròn - The Good Boss di Fernando León de Aranoa. "Mi
sarebbe piaciuto ma non è andata così", commenta un po'
sconsolato.
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