"Dal 21 agosto si sono avute 2
milioni 700 mila persone negli stadi, mentre nello stesso
periodo nei cinema gli spettatori sono stati 15 milioni". Lo
dice il presidente dell'Anica Francesco Rutelli illustrando la
nuova struttura dell'Associazione Nazionale Industrie
Cinematografiche Audiovisive e Digitali, che si è completata con
l'elezione di Jaime Ondarza alla presidenza dell'Unione Editori
Media Audiovisivi, una delle tre unioni, insieme a quella degli
editori e creators digitali, e esportatori internazionali, che
si sono aggiunte alle tre unioni già esistenti: produttori,
editori e distributori cinematografici, imprese tecniche.
"Il cinema in sala non si tocca, - aggiunge Rutelli -. Anche
in un periodo di bassa fruizione, il grande schermo è e resta
insostituibile, per quanto il pubblico abbia imparato esperienze
nuove di fruizione attraverso nuovi device. Una realtà che non
poteva non essere rappresentata in questa associazione".
"Nessuno può poter continuare ad agire come ha fatto negli
anni precedenti alla pandemia - sottolinea -. Abbiamo talento in
sovrabbondanza, che si misura in un ecosistema che sta cambiando
in maniera epocale".
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