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'Il grande giorno', AG&G tra famiglia e malinconia

'Il grande giorno', AG&G tra famiglia e malinconia

In sala il 22 dicembre in 600 copie il film Medusa di Natale

ROMA, 16 dicembre 2022, 19:07

di Francesco Gallo

ANSACheck

'Il grande giorno ', AG&G tra famiglia e malinconia - RIPRODUZIONE RISERVATA

'Il grande giorno ', AG&G tra famiglia e malinconia - RIPRODUZIONE RISERVATA
'Il grande giorno ', AG&G tra famiglia e malinconia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sembra un po' una commedia francese, di cui ha tutta la delicatezza, ovvero si ride molto, ma c'è anche una riflessiva malinconia.

È IL GRANDE GIORNO di Massimo Venier, ultimo film dello storico trio Aldo, Giovanni & Giacomo in sala in 600 copie con Medusa dal 22 dicembre. "Certo, probabilmente c'è più autocoscienza degli altri nostri film, tutte cose forse condizionate dal momento storico e dall'anagrafe" ammette a Roma Giacomo Poretti.

Questa la storia de IL GRANDE GIORNO. In una grande villa sul lago di Como tutto è pronto per celebrare il matrimonio di Elio (Giovanni Anzaldo) e Caterina (Margherita Mannino). Sarà il giorno più bello della loro vita come dei loro genitori, soprattutto dei rispettivi padri: Giacomo (Giacomo Poretti) e Giovanni (Giovanni Storti). Va detto che Giacomo e Giovanni si conoscono dai tempi della scuola e da allora hanno condiviso tutto: l'azienda - la Segrate Arredi, specializzata in divani - e ora anche il matrimonio dei figli. I due non hanno certo badato a spese per questa cerimonia: super villa con parco, tre giorni di festeggiamenti, un cardinale (Roberto Citran) a celebrare le nozze, vini di pregio, chef stellati e settantamila euro in fuochi d'artificio. Peccato che insieme a Margherita (Lucia Mascino), l'ex moglie di Giovanni e madre della sposa, arrivi anche Aldo (Aldo Baglio), suo nuovo compagno. Un uomo rumoroso e invadente che in poco tempo riesce a mettere ko prima il cardinale e poi vini d'annata e fuochi d'artificio. Ma il vero terremoto, come spesso capita durante le feste di famiglia, ci sarà tra gli affetti. Non solo in quelli dei promessi sposi, ma anche tra Giovanni e nuova giovane moglie (Elena Lietti) e Giacomo, detto 'vomitino', e la sua solida consorte (Antonella Attili). Insomma tra molte risate e altrettanto caos tutto si mescola in una prospettiva che in ciò che inevitabilmente finisce c'è anche sempre un nuovo inizio. Le musiche originali sono di Brunori Sas.

E che ci siano spleen e tempo che passa nel film lo conferma ancora lo stesso Giacomo che svela il segreto di un sodalizio che dura da trent'anni: "È vero che dopo tanti anni ci sono smagliature, ma ognuno, anche per questo, ha scelto di fare un percorso personale. Io, ad esempio, dirigo il Teatro Oscar di Milano e Giovanni, su Instagram, porta avanti il suo discorso su natura e ambiente. Ma poi per fortuna quando ci si incontra scatta ancora tra di noi una scintilla. Ci divertiamo ancora".

Sottolinea Aldo: "Mi associo. Quando ci vediamo nasce sempre la scintilla" mentre Giovanni dice con filosofia: "Il futuro è incerto, così noi cerchiamo di programmare il presente". Per il regista Massimo Venier, che con il precedente ODIO L'ESTATE, sempre con il trio comico, ha incassato 7,5 milioni di euro, "il matrimonio è da sempre un luogo comune al cinema: sono centinaia le commedie dedicate a questo sacramento in cui c'è divertimento, ma anche motivi di riflessione. E poi attraverso il dolore spesso si arriva a una situazione bella. Dirsi addio, come capita nel film, non cancellando il passato è la cosa più bella che ci sia".

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