Una sceneggiatura di
Michelangelo Antonioni, prenderà vita nelle mani del regista
brasiliano André Ristum, in una storia visionaria che unisce la
Sardegna all'Amazzonia, ed esplora il rapporto di violenza tra
l'uomo e la natura.
Tecnicamente Dolce, scritto alla fine degli anni '60, era un
progetto a cui il grande maestro del cinema italiano, morto nel
2007 a 94 anni, "teneva molto", dice Ristum all'ANSA. "Aveva
fatto viaggi esplorativi nell'Amazzonia brasiliana e peruviana -
spiega - ma a causa di difficoltà tecniche, il produttore Carlo
Ponti non fu in grado di realizzarlo".
Antonioni rinunciò a fare il film a metà degli anni Settanta
e, poco dopo incontrò il padre di Ristum, il giornalista Jirges
Ristum, che viveva esiliato dalla dittatura militare. Jirges
divenne assistente e amico personale del maestro, che gli offrì
la sceneggiatura per trasformarla nel suo primo lungometraggio.
Ma tornato in Brasile, Jirges morì di leucemia.
Ora il figlio André conta di poter coronare il sogno del
padre e del grande cineasta, e di girare tra la fine del 2024 e
l'inizio del 2025, in una coproduzione tra Brasile e Italia, con
la partecipazione della vedova, Enrica Antonioni, come
associata.
La sceneggiatura di Tecnicamente Dolce sarà disponibile per
gli spettatori del Festival Internazionale del Cinema di San
Paolo, dal 19 ottobre al 1 novembre, che quest'anno dedica una
retrospettiva ad Antonioni con una programmazione di 23 dei suoi
film.
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