Prende il via 'Libri al Miac', una
nuova iniziativa online che il Museo Italiano dell'Audiovisivo
e del Cinema, realizzato da Istituto Luce-Cinecittà, dedica ai
libri di cinema, in attesa di tornare ai suoi visitatori.
"Questa nuova iniziativa è un primo passo di un nuovo corso
progettuale, e insieme ad altre prossime iniziative rilancerà il
Miac nel momento della piena riapertura, come luogo ideale di
conoscenza, creatività e formazione nell'audiovisivo. Film,
documentari, archivi, libri, sono stati essenziali per la tenuta
sociale del paese nell'ultimo difficile anno. Un luogo fisico e
immateriale come il Miac sarà una casa per l'incontro e le
energie di tutti gli spettatori" dice la presidente di
Luce-Cinecittà, Maria Pia Ammirati.
Dal 26 marzo, con cadenza quindicinale, verrà presentata nelle
sale del Museo una novità editoriale in una conversazione
esclusiva. Si parte sul canale Youtube di Istituto
Luce-Cinecittà con Emiliano Morreale, docente di cinema, che ci
racconta il suo saggio 'La mafia immaginaria' (Donzelli), primo
studio completo sui modi in cui il cinema mondiale ha raccontato
Cosa Nostra con capolavori come Salvatore Giuliano e Il
padrino, film misconosciuti e progetti mai realizzati.
Seguiranno gli incontri con Gianfranco Angelucci e il suo
'Giulietta Masina' (Edizioni Sabinae e Centro Sperimentale di
Cinematografia), un omaggio a 100 anni dalla nascita di una
delle nostre attrici più grandi e più segrete, ad opera di uno
storico collaboratore e conoscitore di Federico Fellini e del
suo mondo. E quello su 'Chiamiamo il babbo. Ettore Scola. Una
storia di famiglia' (Mondadori), l'elegia su uno dei Maestri del
cinema europeo fatta con affetto e genio familiare dalle figlie
di Scola, Paola e Silvia.
l progetto è a cura di Andrea Di Consoli, Oscar Iarussi e Roland
Sejko ed è realizzato dalla redazione dell'Archivio Storico Luce
e del Miac.
Inaugurato all'interno dei mitici Studi di Cinecittà nel
dicembre 2019, appena pochi mesi prima dell'emergenza sanitaria,
il Miac è un luogo che racconta come nessuno i primi 120 anni di
Cinema, TV, Radio, fino all'avvento dell'immagine digitale in
Italia.
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