Grandi numeri per Passaggi Festival a Fano che nell'edizione 2023 ha avuto 142 eventi in cinque giorni, dal 21 al 25 giugno, e circa 35mila presenze arrivate da diverse regioni del centro-nord, con la partecipazione di tanti giovani. "È stato un impegno organizzativo importante anche nei numeri e penso che 142 eventi siano il massimo. È andato bene perché è riuscito ad interessare un pubblico eterogeneo" dice all'ANSA il direttore Giovanni Belfiori. Raccogliere un così grande interesse per un Festival di saggistica e di non fiction non è scontato. "Quando uno sente la parola saggistica pensa subito allo studio, all'accademia, all'Università. È vero che abbiamo molte rassegne tematiche: economia, filosofia, tecnologia digitale, arte, scienze, ma in realtà è il modo di proporre il libro che è diverso. Quando si incontra l'autore anche il contenuto difficile, anche il libro più ostico riesce ad aprirsi al lettore. Non è un festival per specialisti, ma per il grande pubblico" spiega Belfiori. "La nostra peculiarità si può leggere benissimo nei nomi dei premiati che abbiamo avuto quest'anno: lo storico Franco Cardini che ha preso il premio Passaggi, la giornalista Lucia Annunziata che ha preso il premio giornalistico dedicato ad Andrea Barbato e Malika Ayane che ha preso il premio Fuori Passaggi. Siamo un festival che cerca di mettere insieme l'approfondimento, la lettura, lo studio, il mondo dello spettacolo e dell'accademia, il giornalismo" racconta il direttore.
Tra gli appuntamenti più seguiti, con piazze strapiene, quelli con Malika Ayane, Cardini, Annunziata, Mario Giordano, Luca Steinmann che ha parlato di Ucraina e l'appuntamento con Nando Dalla Chiesa intervistato da Gigliola Cinquetti, un abbinamento che ha funzionato.
"È soprattuto nelle ore serali che si concentrano gli eventi con 5 appuntamenti all'ora, ed è stato bello vedere che le sedi, dalle più piccole alle più grandi, erano tutte piene di gente".
Partiti nel 2013, con l'idea di "togliere la sacralità eccessiva che di solito il libro ha", il festival è molto cresciuto arrivando ad occupare quest'anno 12 sedi tra centro storico e lungomare. "Non entri in libreria come se entrassi in un bar a prender un caffè e invece dovremmo trattare il libro come un oggetto quotidiano che consultiamo, leggiamo, lasciamo a metà, riprendiamo. Abbiamo aperto due rassegne dedicate ai giovani: una in riva al mare all'aperitivo, l'altra in centro storico, in cui abbiamo cercato di mettere libri che parlino a un pubblico giovane e abbiamo visto che se azzecchi quello giusto il pubblico risponde".
A conquistare è la semplicità della formula: non ci sono conferenze, lunghi dibattiti, ma presentazioni molto smart, di un'ora.
"La cosa più bella di questi anni è stato il momento in cui le persone si avvicinano e ti dicono 'erano anni che non compravo un libro'. I festival servono anche a far comprare i libri. Qui non entri in libreria, ma in una cittadella della cultura. E' tutto gratuito, non si pagano biglietti e prenotazioni, incontri l'autore" sottolinea.
Le novità di quest'anno sono state una rassegna di economia, in collaborazione con la Camera di Commercio della Marche e una rassegna dedicata al benessere che è stata seguitissima. "Ogni presentazione era preceduta da un laboratorio che si ricollegava al libro stesso".
Nell'edizione 2024, annuncia Belfiori, "vorrei dare vita autonoma a due finestre che abbiamo all'interno di Passaggi Festival: la poesia e la letteratura balcanica e sostituirle con sezioni di saggistica che mancano come per esempio la geopolitica. Passaggi Festival potrebbe aprire una settimana prima con un week end tutto dedicato alla poesia mentre per la letteratura balcanica stiamo valutando sedi fuori dalla Regione Marche".
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