(di Manuela Correra)
KIM HO YEON, 'IL MINIMARKET DELLA
SIGNORA YEOM' (Salani Editore, pag. 269, euro 18,00)
È la storia di una singolare scommessa quella narrata nel
romanzo 'Il minimarket della signora Yeom', dell'autore coreano
Kim Ho Yeon. La scommessa di puntare sull'altro, di dargli
fiducia, anche se l'altro è un senzatetto dalla voce di orso.
Una storia delicata e che coinvolge, perché inavvertitamente,
pagina dopo pagina, è inevitabile immedesimarsi nella signora
Yeom e viene da chiedersi 'Ma io l'avrei fatto?'.
Cinquantenne, scrittore e sceneggiatore, Kim Ho Yeon è
vincitore di numerosi premi letterari e questo romanzo - il suo
primo ad essere tradotto in Italia - è stato il più venduto in
Corea del Sud nel 2021, superando il milione di copie. Al centro
della storia c'è Dokko, che vuol dire 'solo'. Non ricorda nulla
del suo passato e vive con altri senzatetto nella stazione
centrale di Seul. Ha abiti laceri, la barba lunga, parla a
stento, ma quando trova per terra una borsetta rosa contenente
un portafoglio e dei documenti non esita un attimo a comporre il
numero telefonico che ha rintracciato, da una cabina pubblica.
La signora Yeom, insegnante di storia in pensione, è sorpresa: a
parlarle è "una voce così roca da non sembrare neanche umana ,
quella di un orso appena uscito dal letargo". I due si
incontrano e Dokko sfida i pugni degli altri senzatetto, che si
vogliono appropriare del portafoglio, pur di riconsegnare la
borsetta alla anziana signora. Da questo momento, inizia un
percorso di avvicinamento e conoscenza tra i due, fino al al
punto in cui la signora Yeom comprende che dietro quell'omone si
nasconde una persona affidabile, seria, piena di sorprese. Ed è
in quell'istante che decide di 'scommettere' su di lui e gli
offre un posto di lavoro nel suo piccolo supermarket per il
turno di notte. Un patto che si suggella in poche parole: 'Ma se
non so chi sono ... come fa a fidarsi di me?', 'Prima di andare
in pensione sono stata una professoressa delle superiori e ho
insegnato a migliaia di studenti. Ho un buon occhio per le
persone. Se smetti di bere andrai benissimo'. Una scommessa che
cambierà la vita di Dokko, e non solo. Qualcosa cambierà anche
per i vari clienti del supermarket che impareranno a conoscerlo
e per chi incrocerà la sua strada. Nel finale, si scopre il
passato di Dokko, si riallacciano i fili della sua esistenza.
Una storia che è un po' una favola, che parla di generosità,
altruismo, rinascita. Ma allo stesso tempo riporta all'amaro dei
legami difficili e dell'incomprensione, come nel rapporto tra la
signora Yeom e suo figlio, il cui obiettivo è far vendere il
minimarket alla madre per poterne ottenere il ricavato.
Ma alla fine, il libro di Kim Ho Yeon conduce ad un messaggio
di speranza, perché "non siamo fatti per cadere nei fiumi, ma
per attraversarli". E la vita "in qualche modo va avanti per un
motivo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA